SIMONA BALLATORE
Cronaca

Le cattedre vacanti Servono già 6.351 prof Meno posti alle primarie e si chiede più sostegno

La situazione tra il via libera a 5.729 trasferimenti e i pensionamenti. A Milano si dovranno reclutare 879 docenti alle elementari, 971 alle medie. Il sindacalista: "Nonostante i concorsi, la continuità è un miraggio".

Le cattedre vacanti Servono già 6.351 prof Meno posti alle primarie e si chiede più sostegno

di Simona Ballatore

Sono 3.391 le cattedre che si “libereranno“ a Milano dopo la mobilità e i pensionamenti e, per settembre, si cercheranno altri 2.960 insegnanti di sostegno. "Nonostante i concorsi ordinari e straordinari che di volta in volta si aprono, il trend è quello: non abbiamo procedure che consentano di stabilizzare i docenti. Anche quest’anno si dovranno cercare 19.883 insegnanti in Lombardia, tra posto comune e sostegno, di cui 6.351 in provincia di Milano": a tirare le somme è Massimiliano Sambruna, segretario generale Cisl Scuola Milano. "Ci sono meno posti vacanti dell’anno scorso per la scuola dell’infanzia e la primaria, mentre sono in aumento alle medie e alle superiori", prosegue il sindacalista. Entrando nel dettaglio, saranno necessari 11 maestri in meno negli asili milanesi rispetto a un anno fa e 150 in meno alle primarie dove però, sul sostegno, ne serviranno rispettivamente 69 e 362 in più, segnale anche di un aumento continuo delle certificazioni di disabilità. In regione, alle elementari si dovranno cercare 1.346 insegnanti di sostegno in più rispetto all’anno scorso nonostante il calo demografico. I numeri si invertono nei gradi successivi: "Serviranno 68 docenti in più alle medie, ma 80 in meno sul sostegno - fa i conti Sambruna - mentre alle superiori serviranno, su posto comune, 69 professori in più ma 319 insegnanti di sostegno in meno". Su scala lombarda, si cercano 875 prof in più e si dovranno coprire 523 posti in meno sul sostegno tra le secondarie di primo e secondo grado.

"Potrebbe esserci un aumento dei posti vuoti per la coda dei pensionamenti che sono stati certificati dopo il 2 maggio e che al momento non risultano liberi - premette Sambruna -, ma i dati complessivi sono questi e testimoniano che le procedure di reclutamento messe in campo non garantiscono ancora il turnover e la giusta continuità ai ragazzi". Su Milano e città metropolitana serviranno 879 insegnanti alla primaria, 971 alle medie, 1.326 alle superiori.

"Anche dove ci sono stati i concorsi, come sul sostegno, alla fine delle procedure restano posti scoperti", continua Sambruna, avanzando anche qualche proposta per ridurre le voragini che si aprono ogni anno in Lombardia: "Il primo passo potrebbe essere quello di estendere le assunzioni dalla prima fascia delle graduatorie provinciali dei supplenti (Gps) anche per i posti comuni e non solo sul sostegno, questo permetterebbe di diminuire i numeri".

Sulla situazione “cronica“ lombarda pesa sempre la mobilità: "E non solo verso fuori regione - sottolinea Sambruna -. Sono state 17.101 le domande presentate, 6.559 prevedevano un trasferimento all’interno della regione. Ne sono state accolte 5.729, di cui 4.018 interne e 1.711 per fuori regione". Ovvero è stata accolta una richiesta su tre. "In una fase di difficoltà nel reperimento di docenti anche una mobilità così ’spinta’ non aiuta - conclude il sindacalista -. Bisognerebbe avere procedure di reclutamento che consentano almeno di coprire i posti vacanti e regolare meglio la mobilità di conseguenza".