
di Monica Guerci
Biblioteche, quale futuro dopo la pandemia? "Il Consorzio bibliotecario Csbno: una realtà destinata al collasso?". Bilancio 2019 alla mano, a pensarlo sono i consiglieri del M5S di Arese, Rho, Senago Pogliano e Nerviano insieme alla lista civica Gente di Rho, che per questo hanno scritto al revisore contabile dell’ente. Mentre il dibattito politico è atteso nei consigli comunali, per capire come stanno le cose abbiamo chiesto al direttore generale del consorzio Gianni Stefanini.
Il Csbno - dicono i Cinque Stelle -, dovrebbe essere ricapitalizzato per circa un milione di euro per ristabilire un equilibrio. Crisi nera?
"Sui dati analizzati devo sottolineare che, a fronte di una perdita contenuta, pari all’1% del bilancio, negli ultimi quattro anni il fatturato è cresciuto del 90% e che le banche continuano a darci fiducia. Nonostante i segnali positivi – quest’anno è migliorata la liquidità finanziaria (+15%) - siamo consapevoli della necessità di rafforzare l’esistente e di crescere. È per questo che il CdA sta finalizzando un piano industriale triennale, nel cui ambito potrebbe essere valutato un eventuale aumento di capitale, non tanto come rimedio a uno squilibrio eccessivo, ma come supporto alla prolungata crescita di un’azienda che potrebbe ancora espandersi".
Le biblioteche hanno avviato da tempo iniziative per rilanciare il ruolo che possono avere nella vita quotidiana dei cittadini. Risultati?
"Sulla crisi di identità delle biblioteche si è detto molto, poco invece sulle risorse sempre più scarse. Ma il progetto articolato che abbiamo avviato per modificare il luogo comune “biblioteca-libri-silenzio“ è condiviso dagli utenti. Un dato per tutti, una ricerca interna indica che su centomila utenti oltre il 20% usa la biblioteca per tutte le altre attività che si sono affiancate al prestito librario. Dal 2014 a oggi già 37mila persone nel territorio hanno aderito alla tessera +Teca, infine, la biblioteca digitale registra nel secondo trimestre dell’anno tassi di crescita: + 376% sui prestiti ebook e + 288% di nuovi utenti".
Il futuro dopo la pandemia?
"Nei mesi più recenti, le biblioteche hanno spostato online gran parte della propria offerta, con risultati eccezionali in termini di nuovi utenti e di utilizzo dei servizi. Un percorso irreversibile. Ma non basta. La ricerca di alternative all’obbligatoria chiusura ha suggerito l’avvio di alleanze con edicole, librerie, esercizi di vicinato per i servizi di prestiti e restituzioni. Infine, per salvaguardare quell’esigenza radicata nella popolazione che vuole frequentare la biblioteca, potranno essere implementati modelli che consentano l’accesso alle sedi fisiche in modo autonomo, anche in assenza di personale e su un arco orario molto ampio. Procedure da tempo adottate in Paesi con servizi bibliotecari avanzati".