
Lavori sul ponte Dopo i ritardi via al cantiere
Due anni di ritardo fra appalti saltati, rincaro dei prezzi dell’acciaio al 200% e problemi tecnici, ma adesso il restyling del ponte di Vaprio è pronto a partire. Cantiere al via e senso unico alternato con semaforo sul viadotto che ogni giorno "sposta" dal Milanese alla Bergamasca e viceversa 20mila veicoli. L’area è fra le più ricche e più trafficate della Regione e il via vai ha causato l’usura dei tiranti, da sostituire. Un milione 200mila euro il costo dell’intervento sostenuto a metà da Città metropolitana, il resto dalla Provincia di Bergamo che ha riassegnato la commessa dopo la risoluzione consensuale con la ditta selezionata all’inizio proprio per mancanza di un accordo sui nuovi listini. L’intervento, che si concluderà a luglio, è necessario per tenere in esercizio la battutissima striscia d’asfalto sull’Adda. Finché gli operai saranno al lavoro i mezzi pesanti sopra le 3,5 tonnellate non passeranno di qui, una sorta di esperimento del trasloco dei camion a Cassano previsto da un vecchio Accordo di programma che per essere rispettato comportava la realizzazione della variantina di Vaprio e della nuova tangenziale, a Cassano. Opere ormai in esercizio e ora i Comuni ricordano anche l’altro pezzo del patto che porterebbe i bisonti della strada fuori dal borgo. Adesso, però, per loro, non c’è un percorso alternativo, a parte l’autostrada, A4, a pagamento. La soluzione radicale sarebbe avere, a Trezzo, un altro ponte sul fiume per fluidificare il traffico cresciuto a dismisura. Ma resta una chimera. Se ne parla da 25 anni senza nulla di concreto, per ora ci si deve accontentare di rifare i "pendini" consumati del vecchio cavalcavia. Bar.Cal.