"Lavoretti in casa? Ci pensiamo noi"

Silvia e Sarah, professioniste di catering, si sono reinventate nel periodo Covid. "Montiamo mobili senza le istruzioni"

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di Marianna Vazzana

"Dov’è l’uomo?". Una domanda che Silvia Scalzi, di 53 anni, e Sarah Wilson, di 57, si sono sentite rivolgere spesso. E tutte le volte sorridono, allargando le braccia. Perché non c’è nessun uomo: sono loro le due “regine del tuttofare“. Residenti a Milano, la prima originaria di Cremona e la seconda di Londra, amiche da 20 anni, si sono reinventate durante il primo lockdown proponendo piccoli lavori di riparazione nelle case. E di clienti ne sono arrivati, eccome: in quasi due anni, le due donne sono arrivate a quota 200 lavoretti. Un’attività che si è aggiunta alla loro quotidianità di mamme lavoratrici, professioniste del catering, dipendenti del ristorante “Dicocibo“ di via Cecchi, in zona Washington, colpito a intermittenza dalle restrizioni negli anni della pandemia. Un periodo durissimo per tutti i settori. Ma loro, costrette a stare in pausa, non sono rimaste con le mani in mano: "L’avventura è nata per caso – spiegano –. Il giorno del suo compleanno, il 25 marzo di due anni fa, Silvia ha visto su internet l’annuncio di ricerca per “TaskRabbit“, piattaforma che mette in contatto chi ha bisogno di una mano per lavori dentro e fuori casa con persone competenti e affidabili. Per noi, da sempre appassionate di fai-d-te e bricolage, è stato un segno". Le chiamate sono arrivate prevalentemente per montare mobili e per lavori di bricolage, anche se loro si dichiarano esperte pure di giardinaggio. Dopo aver iniziato con un profilo comune, ne hanno creati due separati per moltiplicare le opportunità. "Le donne si sentono più sicure quando ci vedono arrivare – afferma Silvia – però ci chiamano anche tanti ragazzi, che si stupiscono della nostra velocità nel portare a termine il servizio e dell’abilità nell’usare gli attrezzi. Ci chiamano anche tanti stranieri in Italia per studio o per lavoro, quando vedono che Sarah è di Londra". E ormai, per loro, il montaggio dei mobili non ha più segreti: "Non leggiamo neanche più le istruzioni".

Col tempo si è anche creata una clientela affezionata. "Ora si sono abituati, a non vedere “l’uomo“". E loro stesse rivelano di essere complementari: "Silvia è più “fisica“, approfitta di questi lavoretti per staccare la spina dai pensieri, mentre Sarah è più mentale, vivendo la lettura delle istruzioni e gli incastri di viti e bulloni come un puzzle 3D". Entrambe sono contente soprattutto quando regalano sorrisi ai bambini: "I genitori ci chiamano la mattina quando i piccoli sono a scuola, per montare le loro camerette nuove, così al ritorno trovano la sorpresa. E riceviamo spesso le fotografie dei bambini felici". Non manca la parte social: su Instagram, nel profilo “Mani D’Oro Girls“ si alternano foto di mobili ben montati a piatti sfiziosi. Due lavori, stessa passione.

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