
Il prof. Ugo Moscato
Milano, 12 giugno 2016 - Vita dura per i tesisti "copia-incolla". Le università milanesi dichiarano guerra ai falsari dell’elaborato finale. Per arginare il fenomeno, crescente nell’era di Internet e dei testi a portata di clic, hanno scelto la loro stessa arma: la tecnologia. E un software antiplagio. Ultimo ateneo in trincea, la Statale. C’è quello che aveva fotografato la pagina di un libro riportandola in formato jpg nella propria tesi. C’è quello che ha preso spunto (al 100%) dal sito www.tesionline.it (il più grande database in materia). E c’è infine quello così spudorato da avere ignorato i richiami. Risultato: bloccato durante la discussione dal suo stesso relatore. A raccontare gli episodi in un video pubblicato dall’Università Bicocca è Ugo Moscato, docente di Informatica in quel di piazza dell’Ateneo Nuovo. La Bicocca si affida al software antiplagio “Compilatio’’. "Oggi lo utilizzano tutti i 200 docenti della scuola di Economia e statistica – spiega Moscato – per controllare ogni singola riga della tesi e confrontarla con tutti i testi presenti nel web individuando eventuali copiature". La strategia è semplice: si inserisce la tesi nel programma che scova eventuali citazioni non riportate dallo studente, ma tratte da pubblicazioni scientifiche, testi stampati o altre tesi. In base alla percentuale di copiatura si accende un bollino: verde se sotto il 10%, giallo dall’11 al 24%, rosso se oltre. "La tesi è come un vestito – continua il prof – ti deve calzare. Altrimenti, cambiala. Non metterti a copiare. Anche se la media dei laureandi è virtuosa". In un caso, “Compilatio’’ aveva scoperto due link riportati paro paro dallo studente “furbetto’’. "Gli ho consigliato di cercarsi un altro relatore", dice il docente. Anche gli studenti possono accedere al software, per verificare da sé la correttezza delle citazioni.
Su questo fronte si è messa anche la Statale. Docenti e ricercatori hanno ricevuto le credenziali per accedere a “Turnitin’’, altro software a supporto della verifica dell’originalità delle tesi di laurea e dottorato e dei paper scientifici. "Il nuovo strumento è una risorsa importante per il potenziamento delle competenze dei nostri studenti – sottolinea Giuseppe De Luca, prorettore alla Didattica – li educa alla scrittura e a un sistema di citazioni secondo regole". Utilizzano “Turnitin’’ anche la Bocconi, che dichiara guerra ai copioni nel proprio honor code (il sistema di regole sottoscritto da ogni studente), il Politecnico (finora per i dottorandi, presto per i laureandi magistrali) e la Liuc di Castellanza. La Cattolica sta vagliando i software. Sul fronte “Compilatio’’ sono attive le università Insubria di Varese, Statale di Pavia e Bergamo. Non manca la fronda in rete tra gli studenti: c’è chi contesta la validità dell’algoritmo alla base dei software e chi chiede consigli per scamparne il giudizio inflessibile.