L’arte rubata riappare dalla sabbia

Al Maio i quadri di Valérie Rauchbach ispirati in parte ai capolavori trafugati durante l’occupazione nazifascista

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di Monica Autunno

Dai colori e dalle "sabbie nere" dei vulcani forma e spirito del "passato rubato", è tornata a Cassina de Pecchi l’artista francese Valérie Rauchbach. Sino alla metà di novembre una sua personale, intitolata "Rinascere" è al museo Maio, lo stesso che la ospitò nel 2019. Fra l’artista e il teatro un legame di memoria e impegno: l’una e l’altro, in modo diverso, hanno scelto di dedicare attività e ricerca all’"arte trafugata" in Italia e in Europa negli anni bui del nazifascismo. L’impegno a ricordare l’"Arte in ostaggio" fu il tema conduttore della realizzazione del Maio. Ancora oggi il museo di Cassina è l’unico in Italia, e il terzo in Europa, che omaggia, elencandole, le 1641 opere d’arte ancora prigioniere di guerra: Michelangelo, Raffaello, il Tintoretto. Alle "Oeuvres disparues", le opere d’arte scomparse in Europa, l’artista francese aveva già dedicato una sezione della sua attività quando, tre anni fa, apprese in Francia, su una rivista vietnamita, dell’esistenza del Maio cassinese. Il primo incontro fra l’artista e l’ideatore del Maio, lo scrittore Salvatore Giannella, fu nel 2019. Ora un ritorno. La Rauchbach espone opere complesse e ispirate in parte ai capolavori trafugati, realizzate con la tecnica della "sabbia nera" che l’ha resa celebre nel mondo. Fra le riletture quella del "Fauno Ridente" di Michelangelo, scomparso la notte fra il 22 e il 23 settembre dal Castello dei Conti Guidi a Poppi, in Toscana, opera capolista dell’elenco del Maio, in continuo aggiornamento. "Distruggere vite e rubare opere d’arte - così l’artista all’inaugurazione con le autorità e con lo studioso e scrittore Massimo Lo Jacono - furono due aspetti della follia egemonica di settant’anni fa. Alcuni dei tesori dell’umanità sono scomparsi per sempre ma sono sopravvissuti nei ricordi. Ed è l’intento di non far spegnere il ricordo che ha guidato anche la mia opera". "Siamo orgogliosi di ospitare ancora un grande personaggio - così l’assessore alla Cultura Lucia Marino -. Il Maio è reduce da un lungo riposo, causa pandemia. Ma l’obiettivo che aveva alla nascita resta". Vi sono progetti e sogni. Il primo: ospitare il generale Roberto Riccardi e i carabinieri del Nucleo Patrimonio artistico, sempre "a caccia" di opere scomparse.

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