di Laura Lana La vecchia città delle fabbriche, sepolta dall’ultima colata delle Falck del 1996 e poi dalla dismissione, lascia definitivamente il posto alla città della medicina che vedrà 15mila nuovi addetti tra nuovi centri di cura, università, laboratori e altri servizi dedicati a pazienti, famiglie e personale sociosanitario. In ritardo di un mese, a marzo inizieranno i canteri della Città della Salute e della Ricerca, che vede l’unificazione di Istituto dei Tumori e Neurologico Besta: 650 posti letto, 20 sale operatorie, 119 ambulatori, 42 laboratori e il primo centro in Italia che si occuperà della formazione sui tumori e sulle neuroscienze con 22 aule. Un nuovo polo, realizzato con un investimento di 450 milioni di Regione Lombardia, che dal 2025 porterà circa 3mila lavoratori tra medici, personale sanitario, amministrativi e tecnici, che gestiranno oltre un milione e mezzo di esami e prestazioni ambulatoriali e 24mila ricoveri. In via Trento nascerà la seconda isola di cura e ricerca con l’arrivo del San Raffaele 2 che entro il 2026 porterà 40mila metri quadrati di ospedale e 51mila di università Vita Salute, ospitando 800 dipendenti e 5mila studenti. Sarà creato un campus sul modello americano con residenze per gli studenti, luoghi dedicati alla cultura, allo sport e al volontariato. Un’operazione da 300 milioni di euro che vedrà il Gruppo San Donato dedicare 20mila metri quadrati ai centri di ricerca dove affrontare le nuove sfide della medicina. Ci saranno un Digital education hub con infrastrutture tecnologiche per garantire la digital education dell’ateneo e anche un simulation center, che includerà un Cadaver lab, un corso di procedure anatomiche per l’emergenza sanitaria, che basa la pratica non su manichini ma su cadaveri. Una prassi rodata in paesi come Stati Uniti, Australia e Canada, che lo usano come base formativa per la maggior parte delle procedure ...
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