Lampugnano, la stazione degli autobus “tra insicurezza e degrado”: l’ipotesi del trasferimento

L’argomento in commissione a Palazzo Marino, poiché a dicembre del 2026 scade il contratto tra l'associazione temporanea d'imprese che lo gestisce (insieme al terminal di San Donato Milanese) e il Comune di Milano

Il terminal di Lampugnano

Il terminal autobus di Lampugnano

Milano, 30 ottobre 2024 – La stazione degli autobus e relativo parcheggio di Milano Lampugnano saranno spostati? Un futuro incerto che è stato al centro di una commissione comunale congiunta, oggi, a Palazzo Marino, a Milano.

A dicembre del 2026 scade il contratto tra l'associazione temporanea d'imprese che lo gestisce (insieme al terminal di San Donato Milanese) e il Comune di Milano. E, stando a quanto emerso oggi, l’attività potrebbe essere trasferita altrove per ingrandirsi e migliorare il servizio, e al contempo liberare il quartiere da un luogo fin troppo chiacchierato per questioni di sicurezza e degrado.

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“Tra il 2022 e il 2024 ci sono stati nell'area del parcheggio tre furti e 110 tra tentati furti e danneggiamenti”, ha detto il consigliere Pd Rosario Pantaleo, che ha spiegato come la superficie del parcheggio e dell'autostazione, di proprietà del del Comune di Milano è data in concessione, con scadenza a dicembre 2026, da cui incassa 176.000 euro annui.

“Se noi riteniamo che quell'Hub sia un Hub pericoloso per la cittadinanza, nulla ci vieta che a metà dicembre del 2026, quando scade il contratto, lo si chiuda e si decida di fare su quell'area qualche cosa di diverso”, ha suggerito Pantaleo, il quale ha sottolineato come la zona sia videocontrollata da due persone (attive solo al mattino) che non sono armate e fanno servizio di osservazione, “quindi dal punto di vista della sicurezza forse non siamo al massimo”.

L'osservazione è stata  accolta dall'assessore alla Casa Guido Bardelli, che ha definito “molto interessante” il suggerimento e ha sottolineato come “in futuro i trasporti su gomma aumenteranno, quindi – ha precisato – è evidente che lì bisognerà fare una riflessione che va molto oltre un intervento spot sul posteggio e lo valuteremo”.

Case popolari nell’ex Palasharp

Invece, per quanto riguarda il vicino ex Palasharp, abbandonato da 12 anni, il progetto potrebbe essere quello di costruire case popolari comunali. Dopo il flop del bando per il restyling dell’ex palazzetto dello sport in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, il destino della proprietà comunale di via Sant’Elia sembrava finita in un limbo di incertezze, ma qualche giorno fa nell’Albo pretorio di Palazzo Marino è comparso un atto che dimostra che qualcosa si sta muovendo: il passaggio dell’area Palasharp dalla direzione Sport a quella Demanio e Patrimonio, che fa capo all’assessore al Bilancio Emmanuel Conte.