Ladri di Rolex: tre colpi in dieci ore

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Tre casi in meno di dieci ore. Tre blitz dei predoni di orologi, ad allungare una serie che solo nell’ultimo mese conta già diversi assalti. Assalti che però hanno caratteristiche sempre diverse e che fanno pensare che il furto o la rapina dei cronografi di pregio vada ormai letto in maniera completamente diversa rispetto al passato, quando imperversavano solo i trasfertisti napoletani e le bande specializzate di franco-algerini. L’impressione è che spesso chi colpisce non faccia parte di una batteria organizzata, ma che sia un criminale da strada che preferisce il Rolex alla catenina d’oro solo perché sa che gli renderà di più quando lo piazzerà al ricettatore. Fatta questa premessa, importante per inquadrare l’evoluzione del fenomeno, ecco la successione degli episodi piu recenti.

Il primo va in scena alle 20 di venerdì a due passi da piazza Scala: nel mirino finisce un turista americano di 39 anni, aggredito da due uomini (descritti come "di carnagione olivastra") mentre sta passeggiando con un amico in via Manzoni e derubato di un Audemars Piguet da 40mila euro. Passano tre ore e la scena si sposta in via Settembrini, in zona Centrale: in due, un uomo e una donna armati di pistola (non si sa se vera o finta), si avvicinano a un trentunenne olandese e lo costringono a consegnare un Rolex Submariner da 15mila euro. L’ultimo blitz è dell’alba di ieri, alle 5.40: un quarantaquattrenne inglese, appena uscito da una discoteca di via de Tocqueville, si imbatte all’angolo con corso Como in due ragazzi presumibilmente centroafricani, che lo confondono con frasi senza senso e lo abbracciano per sfilargli un Rolex Gmt da 15mila euro. Su tutti i raid sta indagando la polizia.

N.P.

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