di Stefania Consenti
Dalla Gam al Museo del ’900 e a quello di Scienze naturali, c’è stata la grande volata dei Civici. Se nel 2021 i visitatori sono stati 489.652 nell’anno che si è appena concluso il dato è schizzato, sono stati ben 1.322.460, con un più 300 per cento rispetto al 2021. Certo rispetto al 2019 siamo ad un meno 12% ma va considerato che ancora la prima metà del 2022 è stata segnata dal Covid. "Sono orgoglioso dei risultati", dice l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi che però non ha certo intenzione di sedersi sugli allori.
"I dati ci dicono che siamo sulla strada giusta ma il grande lavoro che si aspetta nei prossimi anni è la valorizzazione del polo museale scientifico, una delle costole più corpose dei musei civici", aggiunge Sacchi. D’altronde i turisti stranieri apprezzano e cercano luoghi della cultura scientifici e "l’intera area di Porta Venezia, con la presenza del Planetario e il Museo di scienze Naturali che ha totalizzato 205 mila visitatori nel 2022 contro i 188 mila del 2019 può e deve rafforzare la sua identità e su questo lavoriamo". In Porta Venezia oltre al museo d’arte della Fondazione Rovati inaugurato a settembre scorso, aprirà presto il Museo d’arte digitale. L’assessore giudica "un risultato "enorme" quello raggiunto dalla rassegna natalizia delle opere d’arte a Palazzo Marino che registrato 60 mila visitatori. Tornando ai Civici, se il Castello tiene con un lieve calo (327 mila nel 2022 contro i 400 mila del 2021, Palazzo Reale ne incassa 571.626, e il Mudec raggiunge i 330 mila visitatori tra mostre e collezioni permanenti, la sorpresa è il l Museo del ’900 con "l’effetto Mattioli" (26 capolavori nella Galleria del Futurismo) con 249 mila visitatori nel 2022 contro i 234mila del 2021.
Mentre alla Gam con la definitiva collocazione, a luglio, dell’opera di Pellizza da Volpedo “Il Quarto Stato“ il museo ha totalizzato 67.418 visitatori nel 2022, con un balzo dai 4mila ai 7.780 a novembre con il nuovo arrivato. Nel futuro la "strada è tracciata", con la mappa dei nuovi luoghi culturali, dalla Beic (Biblioteca europea informazione e cultura) al Museo nazionale della Resistenza e al raddoppio del Museo del Novecento. E i fondi del Pnrr, pari a 160 milioni. "Una mole enorme di opere che cambieranno ulteriormente Milano", conclude l’assessore Sacchi.