REDAZIONE MILANO

La trappola per Simba: "Vediamo se fa il figo"

Non poteva rimanere impunito, nella logica dei trapper, il rapimento, con tanto di umiliazione sul web, del cantante padovano Baby Touché. E così otto giorni dopo quel sequestro-lampo, il 16 giugno, è arrivata la vendetta: Simba la Rue, il presunto ispiratore del raid a favor di smartphone, finisce in un agguato, trafitto da dieci coltellate che quasi lo uccidono. Quello che hanno scoperto i carabinieri di Bergamo, che ieri hanno arrestato quattro persone per tentato omicidio, è che sarebbe stata la sua fidanzata, Barbara Boscali, trentunenne attrice hard, a favorire l’imboscata. "Volevo solo che anche Simba venisse umiliato un po’, visto che mi continuava a umiliare me, ma non avrei mai pensato che lo avrebbero accoltellato", racconta il 6 agosto ai militari. Dalle intercettazioni risulta che ha attirato in trappola il fidanzato Mohamed Lamine Saida perché stanca delle violenze fisiche; e che quel senso di rivalsa si è fuso con il desiderio di vendetta di parenti e amici di Baby Touché. Il fratello minore del sequestrato, Moaad Amagour, anche lui finito in carcere, al telefono diceva: "Ha fatto quello che ha fatto, noi abbiamo fatto quello che abbiamo fatto, così finisce di rompere il ca...". In manette anche il pugile Samir Benskar, alias Baby Samir, Francesco Menghetti e il marocchino Youness Foudad, nel frattempo scappato in Austria per dribblare una precedente condanna a 8 mesi di reclusione.

Il mandante va ricercato proprio in quella cerchia, agevolata dal "tradimento" della fidanzata di Simba. L’indagine parte dalle immagini delle telecamere, che immortalano l’arrivo nel Comune bergamasco di Treviolo di due auto: sono le macchine noleggiate a San Siro dagli aggressori per raggiungere il luogo del blitz, guidati a distanza da Boscali via Baby Samir. Dopo l’individuazione del gruppo, arriva la confessione della trentunenne, al telefono con il trapper ferito nel corpo e nell’anima: "Doveva venire da solo a farti questa cosa, umiliarti...", dice la giovane. La Rue, infuriato, risponde: "Mi hai venduto e basta". Evidentemente, lei pensava solo a qualche schiaffo e lascia intendere che l’altro ideatore della spedizione punitiva non era parte del commando: "Non so chi ha mandato, cosa, poi dopo quando io l’ho chiamato ho urlato e gli ho detto “mi hai ammazzato il tipo, ma che c... hai fatto!“". Simba non sente ragioni: "Che fine di m.., che fine di m. ho fatto!".