La sfilata che va subito all’asta di Liberatore

"Non volevo caricare i negozi di abiti, così il ricavato sarà devoluto a chi ha bisogno"

"Mettere qualcosa di extra nei negozi era fuori luogo, non credo davvero che ne abbiano bisogno in questo momento, mentre io ho sentito il bisogno creativo di dare un mio piccolo contributo a un progetto serio" Francesca Liberatore spiega così, con grande semplicità, la sua sfilata speciale, in una casa d’aste milanese, con la collezione andata subito all’incanto e contemporaneamente online, in sostegno al progetto Sanità a Mvimwa della Onlus Golfini Rossi. "In questo, come già in altri momenti storici passati, non possiamo non valutare - spiega la designer - che la moda, interprete di desideri e bisogni, riveda le sue priorità: persevero nell’assoluta necessità di format nuovi dove l’obiettivo di una sfilata non può essere solo fine a vendere in un mercato sovraccarico". E ancora: "Durante i giorni dell’emergenza, ho costantemente riflettuto riguardo a chi rivolgermi con la mia sfilata e come fare qualcosa di interessante per me e per altri, che tenesse conto della contingenza e andasse oltre, un di più non di speranza ma di gioia".

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