La rete lombarda contro il tumore del pancreas

La Lombardia istituisce una rete oncologica per il trattamento del tumore al pancreas, composta da undici centri specializzati e supportati da strutture per diagnosi e terapie. A partire dal 1° aprile, solo questi centri potranno effettuare interventi di resezione del tumore a carico del servizio sanitario nazionale.

La rete lombarda contro il tumore del pancreas

La rete lombarda contro il tumore del pancreas

Una rete oncologica per garantire ai malati di tumore al pancreas il miglior percorso terapeutico possibile in Lombardia, con centri diffusi sul territorio ma dotati di tecnologie adeguate e personale competente anche per il volume di casi trattati. La rete lombarda delle “Pancreas Unit” è stata istituzionalizzata ieri con una delibera di Giunta proposta dall’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso, che l’ha dedicata al calciatore Gianluca Vialli "e a tutte le persone che hanno sofferto di questo male, per riuscire a trattare sempre più efficacemente questo tumore che nella stragrande maggioranza dei casi oggi, purtroppo, non consente un’aspettativa di vita sufficiente, con la tenacia che ci ha insegnato Gianluca".

La rete si articola in undici centri "hub" per la diagnosi e la cura dei tumori del pancreas (di cui tre a Milano, i pubblici Istituto dei tumori e Niguarda e il privato San Raffaele, e altri due nell’hinterland, il privato Humanitas e il pubblico ospedale di Legnano): dal prossimo 1° aprile queste "Pancreas Unit Hub" altamente specializzate saranno le sole a poter erogare a carico del servizio sanitario nazionale gli interventi di resezione del tumore del pancreas. Intorno ad esse è stata creata una rete di strutture "spoke" che garantiranno le diagnosi e i trattamenti oncologici, endoscopici e radioterapici. In particolare saranno 29 i centri "spoke" per l’Oncologia medica (otto nel Milanese: il Fatebenefratelli, il Sacco, il San Carlo, il San Paolo, il Policlinico e il privato Ieo in città, gli ospedali di Vizzolo Predabissi e Rho nell’hinterland), 31 gli "spoke" per l’Endoscopia diagnostica e interventistica gastroenterologia (nel Milanese i medesimi otto più i privati San Giuseppe e Multimedica di Sesto) e dieci gli "spoke" per la radioterapia (a Milano San Paolo, San Carlo, Ieo e San Giuseppe).

Giulia Bonezzi