
Gabriella
Tonello*
Milano e gli anziani
Milano delle trasformazioni, metropoli europea, capoluogo della moda. Tante le narrazioni su Milano degli ultimi anni. È presentata come motore nazionale di innovazione, creatività e sviluppo, ma Milano è anche città di contraddizioni e di contrasti. Attenta ai giovani, con università d’eccellenza, ma con affitti non alla portata degli studenti, almeno di quelli figli di operai. Attenta alle fragilità con ospedali tra i migliori d’Europa, ma che non sa rispondere ai bisogni degli anziani soli e prigionieri nei vecchi caseggiati senza ascensori e senza assistenza. Milano città che invecchia. Il 44% della sua popolazione ha più di 50 anni. Gli ultrasessantacinquenni superano i 316.000 (23% degli abitanti), 189.000 le donne. Gli ultranovantenni, secondo l’ISTAT, sono 22.092. Vivono prevalentemente in nuclei di due (quando sono vivi entrambi i coniugi), oppure soli, spesso in palazzoni a più piani, nei quali le barriere architettoniche (come l’assenza di ascensori) rendono la loro vita particolarmente difficile. Oppure, quando si aggravano, si ritirano in una delle case di riposo di Milano o dell’hinterland, pagando rette altissime. La pandemia ha evidenziato drammaticamente le carenze della sanità territoriale e dell’assistenza medica nelle RSA. Fra dieci anni gli ultrasessantenni saranno la maggioranza della popolazione milanese. Non sembra che i leader dell’economia e della politica se ne preoccupino. I temi della medicina di territorio, dell’assistenza domiciliare capillare, dei luoghi di socializzazione, delle barriere architettoniche, dovrebbero diventare centrali almeno quanto quelli della crescita e dell’economia. Secondo i sindacati dei pensionati andrebbe sviluppato un grande confronto su questi temi, coinvolgendo gli amministratori, i soggetti economici, le istituzioni sanitarie e i sindacati stessi. Milano città alla portata di tutti, ricchi e poveri, forti e deboli, giovani e anziani: questo vorremmo, ma ne siamo ancora lontani.
*Segretaria generale
Fnp Cisl Milano