La Milano del 2025, balzo del Pil e tasso di disoccupazione ai minimi

Un report prevede 4 anni di ripresa. La sfida è distribuire la ricchezza nella capitale delle disuguaglianze

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di Andrea Gianni

Tasso di occupazione in crescita e un Pil che, a Milano, farà un balzo verso l’alto da qui al 2025. Un +10,62%, secondo le previsioni, superiore rispetto al +8,06% nazionale. La ripresa dei prossimi quattro anni è dipinta da un report dell’Osservatorio del terziario di Manageritalia su dati Oxford Economics. La Milano del 2025 sarà quindi più ricca e con più occupati, se i numeri si tradurranno nella realtà, con una progressiva uscita dalla crisi anche per quei settori più colpiti dalla pandemia. La sfida è legata alla distribuzione della ricchezza, perché Milano è già la capitale delle disuguaglianze. In termini di reddito medio, secondo una ricerca Uil-Eures, è il capoluogo più benestante d’Italia, con un valore pari a 35.585 euro. Ma la situazione si ribalta considerando l’indice di Gini, un indicatore sintetico che misura il grado di concentrazione dei redditi e che assume valori compresi tra zero (che denota una situazione di completa uguaglianza nella distribuzione reddituale) e uno. A Milano l’indice è pari a 0,54, il più alto d’Italia. Questo il presente, mentre il futuro è ancora tutto da scrivere. Nel 2025, secondo il report di Manageritalia, il terziario contribuirà, pressappoco come oggi, per 82,61% del Pil a Milano e del 73,24% in Italia. Altrettanto significative le previsioni sul tasso di occupazione che aumenterà del 2,47% in Italia e del 4,67% a Milano. Di pari passo, il tasso di disoccupazione nel 2025 sarà dell’8,77% in Italia e del 5,46% a Milano. Per quanto riguarda l’andamento del Pil al 2025 Milano è al +10,62% rispetto a fine 2020 (In Italia 8,06%). Analizzando i settori, il 2025 vedrà un +3,26% per l’agricoltura a Milano, +8,06% per l’industria, +11,20% per i servizi. Quest’ultimo dato è uno dei più indicativi, perché diversi settori del terziario (legati soprattutto a turismo, alberghi e ristorazione) sono stati messi in ginocchio dal Covid e si stanno lentamente rialzando. Previsioni che non considerano la variabile di nuove emergenze sanitarie, che potrebbero cambiare le carte in tavola e far tornare l’economia nel baratro.

"La buona crescita dell’Italia e ancor più di Milano al 2025 è sostenuta dagli investimenti del Pnrr, peraltro molto sbilanciati verso industria e costruzioni", analizza Paolo Scarpa presidente di Manageritalia Lombardia. "Sarà opportuno rafforzarla e ampliarla – prosegue Scarpa –. La Lombardia e Milano sono come sempre, anche proprio per la loro maggiore impronta manageriale, un traino per il Paese.

Stiamo quindi incrementando i servizi a supporto dei manager nello sviluppo e nella transizione professionale. Al contempo stiamo rafforzando le nostre azioni sul territorio per collaborare con le istituzioni a supporto della massima efficacia del Pnrr".

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