Fabio D’Amato, una vita in musica: sala operatoria, trapianto e un disco per dare speranza

L’esperienza di Fabio D’Amato, compositore, in un singolo a scopo benefico "Le note scritte da me trasmesse in filodiffusione durante l’intervento al rene"

Le note della sua musica in sala operatoria durante il trapianto, quelle della rinascita e della speranza buttate giù appena dopo, durante la degenza in corsia. Oggi l’esperienza di Fabio D’Amato, pianista e compositore 51enne neo-trapiantato di rene, diventa un brano, dal titolo significativo, “A second of a new life”, racconto in musica di malattia, paura e ritorno alla vita. E diventa progetto benefico: gli introiti di streaming e ascolti saranno devoluti all’associazione Amici del Croff (http:www.amicidelcroff.com), gruppo a supporto della Chirurgia dei trapianti di rene della Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove Fabio è stato operato in gennaio. Pronto anche un video, in cui l’autore appare in prima persona, nel ruolo di se stesso: intento a creare e comporre, a dirigere un’orchestra immaginaria, a ripercorrere il viaggio dalla disperazione alla speranza, "a raccontare la vittoria della vita e della sua bellezza".

Fabio D’Amato vive ad Albignano, frazione di Truccazzano incastonata fra canale Muzza, fiume e verde. La sua fase di vita più dura inizia nel 2021. "Soffrivo da anni di una insufficienza renale, ma in quell’anno ecco l’attacco fatale. Poi la dialisi, e l’attesa del trapianto. Sono stato fortunato: inserito in lista nel novembre 2022, sono stato trapiantato due mesi dopo". Alla guida del team medico il professor Mariano Ferraresso.

La musica a benedire le mani del luminare. "Mi disse “io amo molto la musica”. E allora sa che facciamo? Operiamo con la sua musica in filodiffusione. Io poco dopo mi addormentavo, cullato dalle mie note. Ma ricordo che al risveglio medici e infermieri mi fecero i complimenti...". Subito dopo l’idea del brano a scopo benefico. Ed ecco, a pochi mesi dall’uscita del quinto album dell’artista, “A second of a new life”. "Ho voluto rendere con la musica, con passaggi di ritmo, toni e atmosfere, il percorso che ho vissuto. Per me concluso felicemente. Un messaggio di speranza". La donazione. "Una cultura da diffondere, si possono salvare molte vite". Al progetto artistico hanno partecipato Luca Arosio e Andrea Basile, l’etichetta è Latlantide, la distribuzione di Believe Digital. Il videoclip è prodotto da Arya per la regia di Andrea La Greca e con la collaborazione tecnica di Silvia La Tessa.

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