
"Per affrontare al meglio le sfide del presente nel campo della formazione e dell’avviamento al lavoro, è necessaria la solidità di una fondazione, per questo dopo quasi 50 anni l’Associazione scuole professionali Mazzini si è trasformata in fondazione".
Marcello Mariani, presidente della nuova Fondazione Mazzini, ha sintetizzato così l’evoluzione compiuta dall’istituto professionale cinisellese che nel corso dell’estate ha assunto la forma giuridica di fondazione.
Presente in città dai primi del ‘900 (dal 1974 costituito in "associazione" riconosciuta anche da Regione Lombardia), questo istituto rappresenta uno dei principali strumenti per l’avviamento al lavoro di tanti giovani che dopo le scuole medie scelgono di imparare una professione. Quest’anno, nella sede di via Gorki, sono oltre 800 gli allievi che frequentano i corsi di Meccanica, Estetica, Ristorazione, Elettricista e Carrozziere.
Un vero patrimonio per le imprese di tutta la provincia, sempre a caccia di personale giovane e qualificato. "Negli anni l’associazione è cresciuta e si è evoluta grazie al sostegno costante dei suoi soci, ma anche e soprattutto grazie alle strategie organizzative e gestionali che l’hanno condotta a essere un punto di riferimento moderno e attuale per la formazione e l’avviamento al lavoro di centinaia di giovani. "Quella che un tempo era una scuola delle professioni, oggi si è trasformata in un universo di servizi che hanno come obiettivo garantire il successo lavorativo dei tanti giovani – spiega Marini, che ha assunto la presidenza alcuni anni fa distinguendosi per le capacità gestionali capaci di portare la Mazzini al livello odierno –. Il cambio di forma giuridica ha l’obiettivo di offrire solidità all’istituto e permettere la crescita dei servizi guardando a un orizzonte sempre più grande".
Rosario Palazzolo