
di Grazia Lissi
Il film "Fantasia" accompagna i sogni di ogni famiglia e dal 2000, il suo sequel, ispira e sorride alle generazioni Millennials. Immagini straordinarie animano brani della grande musica diretta da maestri leggendari, il primo fu Leopold Stokowski. All’Auditorium, Largo Mahler, ritorna capolavoro di Walt Disney con "Fantasia in Concert", spettacolo costruito attraverso momenti magici tratti dai due film d’animazione disneyani più rivoluzionari. Primo appuntamento stasera ore 20.30 e sabato ore 16.00 e ore 20.30, sul podio a dirigere l’Orchestra Sinfonica di Milano Timothy Brock.
Maestro, cosa significa accompagnare un film con la musica dal vivo?
"La cosa interessante è che stai riproducendo una performance che non è la tua, esegui un’interpretazione già effettuata, quella di Stokowski, stai imitando la lettura del 1939. I suoi tempi, le ornamentazioni, lo stile di allora è diverso da quello odierno; la grande difficoltà è mettere in sincrono musica e immagini, Stokowski prima registrò la musica, poi i disegni furono adattati sul sonoro. Egli non dovette sincronizzarsi mai con le immagini, io sì! A differenza del balletto o dell’opera, il solista non aspetta una "coda" per entrare, entra e basta, non si rapporta mai alla musica, ma al "tempo". Il solista, in fondo, è proprio lo schermo".
Chi vede Fantasia non può non pensare a Stokowski: è un’eredità pesante?
"È un film iconico, lui era una superstar, riuscì a imprimere nella memoria collettiva un lavoro musicale prezioso. La sua eredità è complessa, ma è un onore lavorare sulle sue orme".
Ricorda quando ha visto per la prima volta Fantasia?
"In televisione, ero molto piccolo, durante un "sunday night televison programme" la domenica sera".
Perché ha deciso di intrecciare brani del primo film Fantasia del 1940 con quelli della nuova versione del 2000? "Questo programma è stato definito dalla Disney. E’ una selezione delle scene più iconiche da "Fantasia" e "Fantasia 2000". E’ difficile mescolare le animazioni degli anni Quaranta con le illustrazioni del 2000, hanno fatto un ottimo lavoro. Il programma si apre con la Quinta di Beethoven e un’animazione moderna, da "Fantasia 2000"; il secondo episodio è la "Pastorale" di Beethoven, i disegni sono old-style, del 1940. Ogni spettatore si sente più all’uno o all’altro in base alla generazione a cui appartiene, al suo gusto e sensibilità per i disegni animati".
A quale pubblico si rivolge in questi concerti?
"Non ho mai conosciuto nessuno che non fosse innamorato di Fantasia. Mi aspetto famiglie, persone giovani e anziane, adulti e bambini, mi aspetto chiunque!"
Com’ è nata la sua collaborazione con la Sinfonica?
"Ho una relazione antica con l’ensemble, sono il Direttore Musicale per la famiglia Chaplin, di cui ho diretto tutti i lavori cinematografici con musica dal vivo. La prima volta che venni qui suonai alcuni brani di Chaplin, da allora vengo regolarmente invitato, è un onore: amo lavorare con questa orchestra".