La lingua dell’inclusione nelle sale della Pinacoteca

Brera aderisce alla rete dei “Musei per tutti“: via a vademecum, didascalie e ad un team di guide museali a misura delle persone con disabilità intellettive

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di Giambattista Anastasio

La Pinacoteca di Brera entra nella rete dei "Musei per tutti", una rete pazientemente tessuta dall’associazione "L’abilità" insieme alla Fondazione De Agostini per consentire alle persone con disabilità intellettive di poter fruire e comprendere l’arte. Perché questo accada è necessario puntare sulla comunicazione, adottare una strategia comunicativa basata sulla semplificazione del linguaggio col quale si veicola il senso e la storia di un’opera d’arte e, secondo elemento, ricorrere a immagini e simboli. Quanto al linguaggio, bisogna privilegiare frasi semplici, senza subordinate, nella quale il soggetto sia ripetuto più volte a vantaggio della chiarezza, e usare un tono pacato, ordinario. In sintesi: un linguaggio definito "easy to read", facile da leggere. Quanto alle immagini, può essere utile vedere in foto e in anteprima quello che poi si vedrà dal vivo perché questo percorso in due tempi aiuta la persona con disabilità intellettiva ad avere consapevolezza di quanto sia vero e reale quello che ha di fronte. La aiuta ad ancorarsi. Infine i simboli: quelli ai quali ricorre il progetto “Museo per tutti“ fanno parte della Comunicazione Aumentativa Alternativa, sono costituiti da un’associazione di testo, immagini e pittogrammi, e sono particolarmente preziosi per chi ha difficoltà a parlare e a comprendere il parlato.

Da ieri è possibile scaricare gratuitamente dal sito internet della Pinacoteca di Brera una guida realizzata proprio in base ai dettami appena esposti, una guida del tutto amica delle persone con disabilità intellettive. E al tempo stesso è possibile prenotare visite con l’assistenza di guide museali formate dall’associazione “L’abilità“ e quindi in grado di raccontare opere d’arte ed artisti con un linguaggio che riesca comprensibile alle persone con disabilità intellettive. Il percorso ad hoc consta di 11 opere, tutte decisamente iconiche: dalla “Pietà“ di Giovanni Bellini al “Cristo morto“ di Andrea Mantegna, dalla “Cena in Emmaus“ di Caravaggio allo “Sposalizio della Vergine“ di Raffaello, dalla “Veduta del bacino di San Marco“ di Canaletto a “Il bacio“ di Francesco Hayez. "La particolarità del percorso costruito con la Pinacoteca sta nel fatto che abbiamo valorizzato il potere emotivo dell’opera d’arte – fa sapere Carlo Riva, direttore di “L’abilità“ –. Abbiamo lavorato su tre livelli: la descrizione dell’opera, le sue parole chiave e aneddotti sull’autore". "Brera accoglie sempre progetti per aumentare la sua politica di inclusione – spiega James M. Bradburne, direttore della Pinacoteca –. “Museo per tutti“ è un’opportunità per sviluppare offerte mirate a pubblici diversi".

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