
Cinisello Balsamo (Milano), 4 ottobre 2023 – Arriva la condanna dall’associazione Umanità migrante nei confronti della Giunta, che ha scelto di uscire dal coordinamento per la pace e dalla rete nazionale delle pubbliche amministrazioni contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
"Con una coincidenza di tempi che è davvero strabiliante, l’amministrazione di Cinisello Balsamo, con voto unanime, ha deciso il recesso dalla rete RE.A.DY e dal “Coordinamento la Pace in Comune“.
Il 7 ottobre si è aperto purtroppo in Medio Oriente un nuovo fronte preoccupante di guerra, che aggrava in modo tragico e pericoloso la già critica situazione israelo-palestinese. Nel contempo continuano le sempre più terribili cronache dal fronte del conflitto russo- ucraino".
Una delibera “snella“, che non spiega le motivazioni ma mette soltanto nero su bianco la scelta della revoca dell’adesione. Così, in questo contesto internazionale, "la risposta della Giunta è stata la rinuncia a fare rete con altri Comuni per rispondere insieme a quella vocazione che Giorgio La Pira delineava nei suoi progetti di diplomazia delle città: unire le città per unire i popoli – denuncia Umanità migrante –. Senza fornire alcuna motivazione, con questa delibera si è scelto di abdicare alla fiducia e alla speranza che un nuovo mondo possa davvero essere costruito, attraverso azioni concrete e insostituibili di ciascuno e di tutti insieme. Chiediamo pertanto al sindaco e alla Giunta di recedere prontamente dalla loro incomprensibile decisione e di riconfermare l’adesione".
Di "scelta che grida vendetta" ha parlato il neo segretario del Pd cinesellese Andrea Catania. "Tutto questo è avvenuto in silenzio, senza dare alcuna spiegazione, pensando che non se ne accorgesse nessuno. Perché questa scelta? Perché il sindaco sceglie di non riconoscersi nei valori della pace e della garanzia dei diritti di tutti i cittadini, senza discriminazioni?", chiede il Dem, che parla di una situazione ormai annosa. "Negli ultimi anni è stata cancellata qualunque iniziativa culturale o educativa su questi temi ed è stata interrotta la collaborazione con le associazioni del territorio. Ieri con il ddl Zan, oggi nella nostra città, si è scelto di lasciare soli quei cittadini che vivono sulla loro pelle discriminazioni e ingiustizie. Ma ieri come oggi non staremo in silenzio".
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