La cucina antispreco Piace (tanto) al palato e anche all’ambiente Chef Badalati docet

Lezione pratica di gruppo su come riutilizzare gli avanzi

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di Laura Lana

Con pochi ingredienti, si può mettere a tavola un pasto completo, dall’antipasto al dolce. E gli avanzi si possono riutilizzare per altri piatti sfiziosi da mettere a tavola. Parola di chef Stefano Badalati, che ieri ha cucinato nella sede di Legambiente con un gruppo di signore, che hanno partecipato al corso antispreco lanciato dall’emporio Social Market per sensibilizzare al rispetto del cibo e dell’ambiente. Nella cucina attrezzata, su un fornello una padella per le verdure (cipolla, zucchine e melanzane) e nell’altra una pentola con burro e mele. Mentre il cuoco spiega come stufare la cipolla e tostare al meglio il riso, le partecipanti si scambiano ricette e consigli. "Il riso avanzato? Il giorno dopo si fa al salto. Ai miei nipoti piace anche di più, perché fa la crosticina". "Da noi si facevano le crocchette. Ma anche la frittata di spaghetti, con la pasta della sera prima. Diventa croccante e piace a tutti". Regionalità e trucchi tramandati di generazione in generazione da recuperare, soprattutto in questo periodo di crisi. "Non si deve buttare via niente. I gambi del sedano, ad esempio, si possono tagliare e surgelare e usare per il brodo o il soffritto. Voi li andate a comprare quando vi servono, e magari la volta prima li avete scartati", suggerisce chef Badalati. Anche condimenti e spezie vanno usati con parsimonia. "Nelle verdure abbiamo messo lo speck. Quindi, vediamo alla fine se mettere il sale. Un altro modo per dare sapore è versare poca salsa di soia: gli orientali la usano anche nelle zuppe". Le verdure avanzate diventano il ripieno di alcuni tortini da infornare. "Le uova le abbiamo sempre in casa. Le aggiungiamo alle zucchine, tagliamo dei dischi di pasta sfoglia o brisé che mettiamo in pirottini e li farciamo. Lo possiamo fare con tutto quello che ci resta". O come ricetta svuota frigo. Anche il composto dolce, con l’aggiunta di cannella, finisce nella pasta sfoglia, che viene richiusa come un tortello. "È stato bello passare insieme mezza giornata a cucinare, assaggiare, scambiarsi esperienze – commenta Maria Segurini, presidente di Legambiente, che ha ospitato l’evento –. Il cibo è convivialità e condivisione".

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