
Villois La complessità della gestione della salute sta aumentando anche a Milano e in Lombardia, il cui sistema è sempre stato...
Villois
La complessità della gestione della salute sta aumentando anche a Milano e in Lombardia, il cui sistema è sempre stato un fiore all’occhiello. I due più importanti colossi italiani della sanità privata, San Donato e Humanitas, in continua crescita, svolgono ormai sul territorio un’insostituibile opera e, non da meno, fanno le maggiori entità ospedaliere. Molte di loro dispongono di strutture universitarie, producendo ricerca eccellente e didattica. A incidere negativamente è la scarsità di risorse finanziarie, che anno dopo anno, in ragione dei processi inflattivi, valgono sempre meno, incidendo sul numero di prestazioni e sull’occupazione di medici e paramedici. L’aumento della domanda di prestazioni sanitarie deriva dall’avanzata età media, dai costi delle cure e dal popolo dei cosìddetti invisibili. Il 30% delle prestazioni viene ormai effettuato in regime privato, condizione che intacca un reddito procapite già segnato dall’inflazione. Lo Stato prevede un rimborso del 19% di quanto pagato, e la detrazione è a valersi sulla denuncia dei redditi dell’anno successivo. Senza dimenticare che l’assistenza di personale ausiliario per anziani al proprio domicilio non prevede alcuna forma di rimborso, se non per casi estremi, situazione che mette una moltitudine di famiglie con anziani in seria difficoltà a far quadrare i conti, con diffuse ricadute negative sui consumi. Infine per chi sottoscrive polizze sanitarie integrative non è prevista alcuna detrazione dalle tasse del premio corrisposto. Stato e Regioni devono indiscutibilmente indirizzare alla salute un sostanziale aumento delle risorse finanziarie, o almeno portare i rimborsi delle prestazioni pagate in regime privato, dall’attuale 19 al 50%, riconoscendo il rimborso integrale dei costi di polizze sanitarie, che per il lavoro dipendente deve funzionare in busta paga, come credito d’imposta sul mese successivo al pagamento. Fondamentale è sostenere finanziariamente le famiglie nelle spese sanitarie che il pubblico non riesce a fornire o le fornisce in tempi non accettabili.