
Il sindaco Giuseppe Sala: "Giusto il richiamo del presidente Mattarella". In piazza la Fanfara, le divise schierate e i vessilli di più associazioni. Poi la coda per scattere selfie e foto ricordo con il primo cittadino.
L’Alzabandiera in piazza Duomo dà il benvenuto alla giornata di festa del 2 giugno: l’anniversario, il 79esimo, della nascita della Repubblica italiana. Alcune gocce di pioggia non scoraggiano la folla che si accalca dietro le transenne per assistere alla cerimonia, mentre sul piccolo palco montato per l’occasione ci sono le autorità cittadine tra cui il sindaco Giuseppe Sala e il prefetto Claudio Sgaraglia. E quasi subito fa capolino il sole, mentre parte la musica della Fanfara interforze del Presidio Militare di Milano. Sfila quindi lo schieramento composto dai militari di Esercito, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza, personale della polizia di Stato, polizia penitenziaria, Croce rossa italiana, vigili del fuoco e polizia locale di Milano. La chiusura è degli allievi della Scuola Militare Teuliè. Presenti il Civico gonfalone della città di Milano, decorato di medaglia d’oro al valor militare, e i labari delle sezioni milanesi delle associazioni combattentistiche e dell’arma. Durante la cerimonia, spazio alla lettura del messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale in un passaggio ha sottolineato che "la Costituzione affida, a ciascun cittadino, la responsabilità di concorrere alla coesione sociale del Paese."
Ed è "più che giusto" il richiamo fatto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla responsabilità di ciascuno per concorrere alla coesione sociale del Paese, secondo il sindaco di Milano Giuseppe Sala. "Viviamo in una epoca storica – il suo commento a margine della cerimonia – in cui la critica da tutti i punti di vista è diffusa però sembra si stia perdendo un po’ il senso della responsabilità di ognuno. Non voglio essere nostalgico però è chiaro che la generazione precedente è stata allevata con l’idea di dover fare la propria parte, dell’educazione civica, della propria responsabilità. Un po’ si sta perdendo, quindi ben ha fatto il presidente Mattarella, come al solito". Prima di lasciare la piazza, diversi cittadini chiedono al sindaco di scattare selfie e foto ricordo. Poi alcuni si dirigono a Palazzo Marino, che per la giornata di festa è aperto alle visite fino alle 20.