REDAZIONE MILANO

La base del pusher dal parrucchiere. Dosi consegnate da un quindicenne

Le segnalazioni dei residenti di piazzale Selinunte e dintorni. Il primo appostamento dei ghisa. E il blitz del giorno dopo...

In manette un trentasettenne egiziano, denunciato un connazionale di 15 anni

In manette un trentasettenne egiziano, denunciato un connazionale di 15 anni

Le segnalazioni dei residenti di piazzale Selinunte e dintorni. Il primo appostamento dei ghisa. E il blitz del giorno dopo per bloccare i pusher nella loro base operativa, un negozio di parrucchiere di via Gigante. Così nel tardo pomeriggio di martedì gli agenti della polizia locale, guidati dal comandante Gianluca Mirabelli, hanno arrestato in flagranza il trentasettenne egiziano Abdelghani H. e indagato a piede libero un connazionale di 15 anni, che secondo le indagini veniva usato come “cavallino” dal maggiorenne. Lunedì pomeriggio, i vigili in borghese assistono in diretta a due scambi tra le 16.20 e le 16.35: gli acquirenti, fermati poco lontano, consegnano rispettivamente 1,3 grammi di hashish e 0,79 grammi di cocaina. Gli investigatori di piazza Beccaria tornano ventiquattro ore dopo e si posizionano in piazzale Selinunte, a due passi dal negozio di via Gigante. Alle 15, un diciassettenne egiziano consegna una banconota al quindicenne, che entra all’interno dell’esercizio commerciale e si reca sul retro: lì Abdelghani H. gli consegna qualcosa, che poi il minorenne passerà al cliente; i ghisa accerteranno che si tratta di 3,5 grammi di hashish.

A quel punto, scatta il blitz dal parrucchiere: in bagno, gli agenti trovano un altro mezzo grammo di "fumo"; e in alcune confezioni vuote di medicinali scovano 1.100 euro in banconote da 20 e 50 euro. D’intesa col pm di turno Paolo Storari, i vigili arrestano il trentasettenne, in vista della direttissima in programma ieri mattina. Per il quindicenne scatta la denuncia a piede libero. In serata, la scena si sposta in pieno centro. Alle 23.45, l’attenzione di quattro ghisa in pattuglia in via Mazzini viene attirata dalle urla di due uomini, che stanno trattenendo a fatica una terza persona: è il ventiseienne marocchino Achraf R., che pochi secondi prima ha rubato l’i-Phone a una coetanea inglese di 26 anni, in vacanza in città. Anche per lui si aprono le camere di sicurezza di via Custodi.

N.P.