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Italo Pietra, Pisapia ricorda: "Voce aperta e libera. Che corse per prendere Il Giorno"

«A casa i genitori erano abbonati a due quotidiani: Il Giorno e Avvenire. Correvamo alla portineria del palazzo per leggere Il Giorno» di LU.SA.

Pisapia dedica a Italo Pietra i giardini di corso Indipendenza

Milano, 8 aprile 2016 - «Da ragazzi facevamo la corsa per andare a prendere Il Giorno di Italo Pietra. E Milano risponde a chi nei giorni scorsi ha voluto colpire simboli della liberazione dal nazifascismo, colmando una lacuna con l’intitolazione di un giardino a Italo Pietra, combattente, giornalista, scrittore, che ha amato la nostra città e ha combattuto perché fossimo liberi». Così il sindaco Giuliano Pisapia ieri alla cerimonia di intitolazione.

Sindaco, leggeva Il Giorno di Italo Pietra? «A casa i genitori erano abbonati a due quotidiani: Il Giorno e Avvenire. Correvamo alla portineria del palazzo per leggere Il Giorno»

Cosa vi colpiva? «Le pagine di politica, l’attenzione al movimento studentesco e operaio. Non era allineato, era attento ai primi esperimenti di centrosinistra. Un quotidiano libero e al servizio dei cittadini».

Perché questa dedica? «Milano rinnova forse troppo tardi il suo “grazie’’ a Italo Pietra. Sono particolarmente fiero di questa iniziativa. È l’ultima intitolazione del mio mandato. Non lascio la città, ma non volevo lasciare il mio ruolo senza che ci fosse il ricordo di Italo Pietra. Lo facciamo all’ultima volata, che di solito è quella che dà i migliori frutti».

Che tipo di giornalista era? «Il suo era un giornalismo libero e per una informazione corretta e capace di distinguere i fatti dalle opinioni e di fare entrare le opinioni nei fatti».

Perché un giardino? «La scelta è caduta su un luogo dove trascorre la vita quotidiana, con i giochi per bambini, le mamme che li accompagnano. Un luogo di svago e di confidenza e discussione. Un luogo aperto, verde, di libertà e partecipazione».