GABRIELE
Cronaca

“Io Viaggio Ovunque in Lombardia“ e la beffa degli indennizzi

Indennizzi per ritardi ferroviari: pendolare scopre che il rimborso parziale non spetta a causa di criteri burocratici irragionevoli. Trenord calcola la media dei ritardi su 42 direttrici, discriminando chi acquista l'abbonamento da altri canali. Una questione di software o di buonsenso?

Moroni

Nell’ambito della spinosa questione degli indennizzi per ritardi e disservizi ai titolari di abbonamenti ferroviari, ci si sente un po’ beffati, quando, per delle irragionevoli ragioni burocratiche, si scopre di non avere diritto al rimborso parziale. Nel mio caso, in quanto pendolare della direttrice Milano-Lecco-Sondrio-Tirano, il diritto all’indennizzo sarebbe spettato per ben quattro mensilità del 2023. Occorre tenere presente che, oltre i 40 km di percorrenza, la forma di abbonamento integrato più conveniente è quella “Io Viaggio Ovunque in Lombardia“ (IVOL), specie nella forma annuale. Per confronto, rispetto all’altra modalità integrata “TrenoMilano“ il risparmio è di ben 258 euro all’anno, non essendo, tra l’altro, neppure prevista per tale titolo la tariffa annuale. All’atto di fare richiesta, ho quindi scoperto mio malgrado che il criterio utilizzato da Trenord per il riconoscimento dell’indennizzo per i possessori di un abbonamento come il mio è la media tra tutte le direttrici regionali, che sono ben 42. Ovviamente già così ci si sente beffati, perché è statisticamente impossibile che l’andamento su tutte le direttrici sia tale da far scattare l’indennizzo. Ma la cosa più sconcertante è che, se si acquista il titolo da altri canali diversi da Trenord, si può compilare un form (entro il 5 del mese) per dichiarare la direttrice ferroviaria su cui si effettua il viaggio prevalentemente. Una vera e propria discriminazione, questa volta basata unicamente sul canale di acquisto! Giorgio Dahò, Lecco

È possibile fare una media dei ritardi su ben 42 direttrici ferroviarie? Acquistare l’abbonamento su altri canali? È una questione di software, di algoritmi? O solo questione di buonsenso?

mail: gabrielemoroni51@gmail.com