Io, ferita dal rapinatore armato. "L’ho visto avvicinarsi barcollando Terrorizzata, non esco più da sola"

Parla una delle donne aggredite da Abrahman Rhasi lunedì pomeriggio tra via Sammartini e viale Brianza "All’inizio mi sembrava un uomo in difficoltà, mi sono spostata per evitarlo ed è cominciato l’incubo".

Io, ferita dal rapinatore armato  "L’ho visto avvicinarsi barcollando  Terrorizzata, non esco più da sola"

Io, ferita dal rapinatore armato "L’ho visto avvicinarsi barcollando Terrorizzata, non esco più da sola"

Milano, 9 marzo 2023 –  "Non mi sento tranquilla, sono ancora scossa e ho difficoltà a camminare da sola per strada. Mi guardo attorno e mi agito quando una persona mi passa vicino". Lo racconta una delle donne ferite lunedì sera dal 23enne marocchino Abrahman Rhasi, irregolare in Italia, senza fissa dimora e con precedenti, tra via Sammartini e viale Brianza.

Cosa ricorda di quei momenti?

"Ero terrorizzata. Perché mi sono resa conto di non avere davanti un semplice rapinatore ma una persona violenta, probabilmente sotto l’effetto di psicofarmaci, almeno da quel che mi è sembrato, che non avrebbe esitato a farmi del male perché non aveva nulla da perdere. Era chiaramente in stato di alterazione".

E le ha fatto del male?

"Mi ha puntato il coltello alla gola per rapinarmi e mi ha ferita. Fortunatamente non ho riportato gravi danni a livello fisico ma ho ancora paura".

Come si sente adesso?

"Devo ancora metabolizzare l’accaduto, non si può dimenticare da un giorno all’altro. Mi è capitato di uscire in questi ultimi due giorni per rilasciare dichiarazioni in Questura o per sbrigare delle commissioni, perché voglio comunque andare avanti e penso che sia peggio stare chiusa in casa, e mi sono resa conto di avere difficoltà a camminare da sola per strada. Sono sul chi va là quando una persona mi passa vicino".

Quando è stata aggredita ha percepito il pericolo?

"Per niente. Io ero tranquilla, in un momento in cui c’era ancora luce, nel tardo pomeriggio. E non ero certo in un posto isolato, anzi c’era un continuo passaggio di persone. Non avrei mai potuto immaginare di essere in pericolo. Ho visto quest’uomo arrivare barcollando e non ho pensato che potesse essere una minaccia, anzi mi sembrava una persona in difficoltà. Era chiaramente in stato di alterazione, non si poteva non notare. Io ero sul marciapiede e, vedendolo avvicinarsi, mi sono spostata di lato per farlo passare. Non mi sarei mai aspettata che potesse aggredirmi come invece poi è successo".

E a quel punto è stata aiutata da altri passanti?

"Sì, sono stata aiutata e ho ringraziato chi mi è venuto in soccorso. Per fortuna, adesso sto bene fisicamente e spero che con il passare del tempo passi anche la paura".

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