ANNA GIORGI
Cronaca

Invalida ferita, i vicini restano in cella

La pm non crede alla versione di Zanrei e Modena, secondo cui si sarebbe trattato di un incidente

di Anna Giorgi

Resteranno in carcere, così come ha disposto il gip Guido Salvini, i due uomini – uno di origine brasiliana, Rodrigo Zanrei di 33 anni e l’altro, Marzio Modena, italiano di 47 anni – colpevoli di aver aggredito sul pianerottolo di casa una donna anziana e la figlia, dopo una lite scoppiata per banali motivi, una luce accesa in corridoio. Davanti alla pm Giovanna Cavalleri che li ha interrogati i due hanno provato a minimizzare: "Non abbiamo mai visto sangue a terra, non ci siamo accorti che la donna era caduta, non immaginavamo che il nostro gesto avesse avuto conseguenze così gravi".

Tutt’altro dicono invece le carte che ricostruiscono l’aggressione particolarmente violenta descritta dai carabinieri nella relazione arrivata sul tavolo del gip per la convalida. I militari e il 118 sono stati chiamati da Patrizia Bennardo alle 22.30, per un soccorso urgente alla madre Rosina Magnone, 75 anni, immobile a terra con una larga macchia di sangue sotto la testa. La donna piangendo e urlando ha indicato subito come responsabile dell’aggressione Rodrigo Zanrei: "Hanno ammazzato mia mamma, è sempre lui, non ce la facciamo più, con il suo amico mi stava strozzando e hanno spinto me e mia madre a terra", si legge nelle carte. Il referto medico dell’anziana parla di "due ferite profonde sfrangiate in ragione occipitale con emorragia intracranica e prognosi riservata", situazione compatibile con una spinta e un colpo alla testa. La figlia è stata medicata per policontusioni e davanti ai militari ha raccontato la sua versione dei fatti. La sera dell’11 marzo, le due donne erano uscite sul pianerottolo per lamentarsi con i due vicini che, ubriachi, facevano molto rumore. I due sarebbero usciti dalla porta già alterati dall’alcol, con fare aggressivo e avrebbero iniziato a urlare e usare le mani. Le donne sostengono di essere state quindi prese a schiaffi e spinte a terra violentemente, versione che sarebbe compatibile con le lesioni riportate soprattutto dall’anziana. I due pregiudicati, a cui avevano tagliato la luce in casa e avevano acceso quella del corridoio per non stare al buio durante la cena, sostengono di essere stati aggrediti dalla figlia dell’anziana che a sua volta sarebbe caduta all’indietro sulla madre e l’avrebbe buttata a terra. Il pm Cavalleri non ha ritenuto attendibili le ricostruzioni dei due uomini, entrambi con precedenti: Modena per furti e elsioni personali, Zanrei per rapina.Il gip Salvini, alla luce delle dichiarazioni, ha ritenuto di dover convalidare i fermi per evitare qualsiasi forma di inquinamento ed in particolare pressioni e condizionamenti sui testimoni.