Incidente Pozzo d'Adda, scontro frontale all’ora di punta: muore Emanuela Rubini

Inutili i soccorsi, ferito il conducente 25enne dell’altro mezzo. Contusioni per un’altra automoblista in stato di gravidanza

Pozzo d'Adda (Milano) - Un frontale sulla circonvallazione all’ora di punta: muore sul colpo una donna di 55 anni, Emanuela Rubini, viveva a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo. La donna conduceva una Lancia Y che, per cause in corso di accertamento, si è scontrata frontalmente con un’altra auto, una Seat Ibiza, che proveniva in direzione opposta ed era condotta da un giovane di 25 anni. Anche per lui ferite molto serie: è stato trasferito in ospedale in eliambulanza.

Ma per la 55enne è stata la fine: l’auto si è catapultata nel prato a lato strada e quando i sanitari l’hanno estratta dalle lamiere per lei non c’era più nulla da fare. Lievi contusioni e un forte stato di choc anche per una terza persona, una quarantenne, a bordo di una terza auto, sopraggiunta in quell’istante, non coinvolta nello schianto, ma raggiunta da rottami e schegge. La donna al volante è in stato di gravidanza: per controlli e in via cautelativa, è stata trasferita in ospedale in codice verde e sottoposta ad accertamenti da parte dei sanitari.

Forse un sorpasso all’origine della tragedia consumatasi poco dopo le 17,30, alla fine di una normale giornata di lavoro, sulla via Leonardo Da Vinci, lungo vialone esterno all’abitato che collega Pozzo alla frazione di Bettola e, su versante opposto, alla provinciale per Trezzo, lambendo la zona industriale. Una specie di circonvallazione dell’abitato, pure, anche in passato, non indenne da incidenti. Secondo una prima ricostruzione la Lancia Y condotta dalla donna deceduta viaggiava sullo stradone in direzione Trezzo. In senso opposto l’Ibiza di colore rosso. Fra i due mezzi uno scontro violentissimo. La Lancia è uscita di strada, ed è rimasta nel prato, con la donna nell’abitacolo. Nell’abitacolo anche il conducente della seconda auto. Immediatamente è scattato l’allarme: sul posto si sono diretti Vigili del Fuoco, Carabinieri, soccorritori della Croce Azzurra, un equipaggio della Croce Bianca. Per consentire il soccorso ai feriti, la rimozione della salma e successivamente rimozione dei mezzi e rilievi è stato indispensabile chiudere il tratto, in entrambe le direzioni di marcia. Il corpo della vittima è stato trasferito all’Istituto di medicina legale di Milano, dove probabilmente sarà sottoposto ad autopsia. Ai militari il triste compito di contattare la famiglia.

 

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