REDAZIONE MILANO

Via Diomede, si schianta con la moto: muore 31enne

Christofer Macandog è stato sbalzato contro un palo dell’illuminazione. Un impatto che si è rivelato fatale

Incidente in via Diomede

Milano, 22 febbraio 2019 - Il suo profilo Facebook era pieno di fotografie e video della sua motocicletta. E l’altra sera, putroppo, è stata proprio la sua Yamaha 850 a tradirlo: la ruota posteriore ha perso aderenza sull’asfalto, e Christofer Macandog è stato sbalzato contro un palo dell’illuminazione. Un impatto che si è rivelato fatale per il 31enne, che, stando a quanto aveva scritto sui social network, lavorava all’ospedale Sacco. Ore 20.25 di mercoledì, siamo in via Diomede, lo stradone che collega piazzale Lotto a via Ippodromo, a due passi dallo stadio di San Siro.

A un certo punto, la posteriore della Yamaha perde aderenza: la moto finisce contro il cordolo del marciapiedi, Macandog viene sbalzato con violenza contro un palo. A chiamare i soccorsi è un testimone, che ha assistito all’incidente e che poi ha spiegato la dinamica agli agenti della polizia locale intervenuti sul posto: le condizioni del 31enne sono già disperate all’arrivo dei sanitari del 118, che lo caricano in ambulanza e lo trasportano d’urgenza all’ospedale Niguarda; i medici fanno di tutto per salvargli la vita, ma alle 22.41 sono costretti ad arrendersi e a dichiarirne ufficialmente il decesso. In via Diomede vengono inviati pure i ghisa del Radiomobile per effettuare i rilievi del caso e accertare con esattezza le cause dello schianto: a chiarire l’episodio è proprio il testimone oculare, che esclude sin dal primo momento il coinvolgimento di altri veicoli nell’incidente e racconta agli investigatori della polizia locale la dinamica della sbandata poi rivelatasi letale per il 31enne Christofer Macandog.

Già in tarda serata, gli agenti hanno avvisato la madre del ragazzo, che era residente a Milano anche se originario del Lazio. Il pm di turno, dopo aver ascoltato la ricostruzione dei ghisa e non ritenendo di dover svolgere ulteriori accertamenti sull’accaduto, ha autorizzato l’affidamento della salma ai familiari. N.P