Incendio di via Antonini: la facciata del palazzo in Alucobond

La conferma dell'amministratore della Torre dei Moro: "Ho sentito i costruttori, al momento non riescono a dare una spiegazione a questo disastro"

Il grattacielo divorato dall'incendio

Il grattacielo divorato dall'incendio

Milano - La facciata della Torre dei Moro, il palazzo divorato dalla fiamme in via Antonini a Milano, era composta di Alucobond, un materiale costituito da lamiere di alluminio. Lo ha spiegato l'amministratore dello stabile, Augusto Bononi: "So che stavamo verificando la possibilità di pulirlo e anche la stabilità - ha aggiunto -, perché non abbiamo mai fatto nulla sulla facciata quindi nel breve si voleva approfittare delle agevolazioni fiscali per fare una pulizia. Niente di più di quello e poi verificare gli stati di ancoraggio delle lastre e dei pannelli alla facciata".

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Per quanto riguarda l'origine del maxi incendio che ha distrutto il palazzo costruito nel 2011, "confermo che le fiamme sono partite dal quindicesimo piano. Sembra che la famiglia non ci fosse da due settimane, come mi ha detto il custode", ha continuato l'amministratore Augusto Bononi: "Sull'innesco dell'incendio, stanno verificando le autorità. Da quello che si vede dai video sarebbe interno all'appartamento".

Intanto i vigili del fuoco sono al lavoro per verificare le strutture e anche gli appartamenti che erano chiusi ieri sera. "Adesso siamo in contatto con la Protezione civile - ha aggiunto Bononi -. Per i primi giorni che se ne occuperanno loro degli sfollati, poi entreremo in ballo noi e ci organizzeremo. È davvero un casino". Da ieri l'amministratore è in contatto con i costruttori dell'edificio: "Ho sentito i costruttori e non hanno spiegato nulla, si sono limitati a dire che loro sono rimasti molto sorpresi. Ci domandiamo tutti come ha fatto il palazzo a bruciare così velocemente. Penso che la Procura comincerà a capire, l'importante è che non ci siano stati feriti".

Il palazzo da quanto ha spiegato l'amministratore è assicurato: "Ho messo in allerta l'assicurazione e ci dobbiamo sentire per aiutare le persone che sono rimaste senza nulla. Per il calcolo dei danni è ancora presto".

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