
Incendio a Bruzzano, Vigili del fuoco al lavoro (LaPresse)
Milano, 28 luglio 2017 - Dalle misurazioni effettuate da Arpa Lombardia attraverso il primo campionatore ad alto volume installato durante le ore più critiche, sotto il profilo emissivo, dell'incendio che ha colpito una ditta di Bruzzano il 24 luglio, i livelli di concentrazione di diossine e furani (PCCD-DF) erano pari a 80.9 picogrammi per metrocubo (1 pgeq = 1000 fgeq) ed è stata registrata una concentrazione di benzoapirene pari a 40.838 ng/m3. Questi i risultati sono già stati inviati all'Ats competente, che ora dovrà effettuare le valutazioni di carattere sanitario. Sono concentrazioni che, si legge in una nota di Arpa, "già come accaduto in tutti gli incendi di analoghe dimensioni e portata, rientreranno nella norma già nelle prossime ore".
L'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS), si spiega nella nota, indica un valore di 0.3 pgeq/m3 sopra il quale si è in presenza di una sorgente di diossine perdurante e stabile, che "merita di essere individuata e controllata nel tempo". In questo caso la sorgente era l'incendio, con una durata limita nel tempo, e nella zona ancora in queste ore continua il monitoraggio di Arpa fino ad almeno la giornata di domani attraverso un secondo campionatore posizionato nell'asilo antistante l'azienda (il primo campionatore era stato installato sul balcone di un' abitazione privata in via Milano). Dalla prima misurazione le concentrazioni di diossine sono risultate dunque 270 volte superiori alla norma seppur solo nella fase acuta dell'emergenza, ossia per una breve esposizione temporale. Per quanto riguarda gli idrocarburi aromatici policiclici, i cosiddetti IPA, la normativa sulla qualità dell'aria prende in considerazione 7 sostanze. Tra queste è normato il solo benzo(a)pirene, (B(a)P), per il quale è previsto un limite sulla concentrazione media annuale pari a 1 ng/m3. Durante l'incendio, si è rilevata una concentrazione di B(a)P pari a 40.838 ng/m3. Se le concentrazioni medie giornaliere di questo inquinante nel mese di luglio sono solitamente al di sotto del limite di rilevabilità strumentale, attorno a 0.05 ng/m3, in inverno molto raramente superano i 20 ng/m3. Arpa continuerà invece con un secondo monitoraggio che dovrebbe far riscontrare, come detto, valori di concentrazioni in diminuzione fino al rientro nei valori normali prevedibilmente entro la giornata di sabato.
Nel corso della mattinata seguente alla notte dell'incendio, il Comando provinciale dei Vigili del fuoco aveva riferito che non vi sarebbero state sostanze pericolose nell'aria dopo i primi rilievi eseguiti (come da prassi, in questi casi, ndR) dal Nucleo Nbcr, che è specializzato proprio in queste valutazioni chimico-ambientali. Nel pomeriggio dello stesso giorno, anche il Comune ufficializzava: "Non risultano situazioni pericolose per la salute pubblica a seguito dell'incendio divampato ieri in un impianto di stoccaggio di rifiuti urbani speciali non pericolosi di Bruzzano". Lo affermava in una nota dopo l'incontro a Palazzo Marino tra i tecnici di Città metropolitana, Regione Lombardia e Comune di Milano, Ats, Arpa, Vigili del fuoco. "Vigili del fuoco, Arpa e Ats hanno analizzato la composizione del fumo nero e denso che si è diffuso da Bruzzano verso tutta la città e i comuni confinanti e, secondo quanto comunicato, non risultano esservi attualmente microinquinanti in concentrazioni significative da creare effetti nocivi, tuttavia le analisi continueranno nelle prossime ore e nei prossimi giorni per verificare l'evoluzione della situazione".
"Le concentrazioni comunicate pubblicamente da Arpa, in modo particolare della diossina, sono quelle attese per fenomeni di incendio di questo tipo e paragonabili a quelle di altri eventi come questo. Questo tipo di esposizione ridotta non genera effetti acuti sulle persone, quindi massima tranquillità da parte dei cittadini". Ha sottolineato l'assessore all'Ambiente del Comune di Milano, Marco Granelli, al termine del vertice che si è tenuto a Palazzo Marino. All'incontro erano presenti, tra gli altri, i rappresentanti dell'assessorato all'Ambiente di Regione Lombardia, dell'Ats, dei Vigili del fuoco, la vice sindaco della Città metropolitana di Milano, Arianna Censi. Le concentrazioni "stanno diminuendo e Arpa tiene monitorata la situazione" ma "un'esposizione di breve periodo non è in grado di generare effetti acuti sulla cittadinanza", ha ribadito Granelli. Il Comune ha poi spiegato ancora una volta quali sono le "precauzioni" da adottare: come quella di non esporsi ai fumi, "che adesso sono finiti", chi ha un orto deve lavare accuratamente frutta e verdura e si consiglia il lavaggio delle strade. "Amsa farà un passaggio rinforzato in zona", ha aggiunto Granelli. Per quanto riguarda l'ipotesi di dolo "ancora non ci sono elementi adeguati per rispondere, le indagini sono in corso", ha concluso.