Incendio in deposito rifiuti alla Bovisasca, il Comune: "Tenete chiuse le finestre" /VIDEO

Sempre più concreta l'ipotesi dolosa, aperta un'inchiesta

Incendio in deposito rifiuti a Quarto Oggiaro

Incendio in deposito rifiuti a Quarto Oggiaro

Milano, 15 ottobre 2018 - "Questo incendio durerà ancora tanto, parliamo di giorni e non di ore". A fare il punto sul rogo divampato ieri sera in un sito di stoccaggio di rifiuti in via Chiasserini, nel quartiere Quarto Oggiaro-Bovisasca è Dante Pellicano, direttore regionale dei vigili del Fuoco della Lombardia. Pellicano parla di "prodotti della combustione che circoleranno ancora per tanto tempo". Da qui la precauzione chiesta ai residenti di tenere le finestre chiuse, "finché non determineremo, attraverso l'Arpa, i pericoli eventuali". "Il servizio idrico del Comune di Milano ha potenziato gli idranti per dare più pressione possibile", fa sapere l'assessore Marco Granelli.

Alla Bovisasca sono al lavoro 12 squadre dei vigili, e l'attività di spegnimento è intensa, perché l'incendio a Milano è di dimensioni rilevanti. Sul secondo incendio, scoppiato poco prima dell'alba a Novate, "la situazione è meno importante per quanto riguarda l'impatto". Anche Palazzo Marino, in via precauzionale, ha invitato i cittadini della zona a tenere chiuse le finestre: "Visto il vento debole e costante e le prime rilevazioni di Arpa, fatto insieme il punto alle ore 1,15 del 15 ottobre con Comune di Milano Ats, Arpa e Vigili del Fuoco si decide di confermare ai cittadini a titolo preventivo la precauzione di tenere chiuse le finestre per tutto il tempo dell' incendio fino al suo spegnimento. In particolare nelle vie Chiasserini dal ponte verso via Porretta, via Porretta, via Castellammare, via Arturo Graf, via Perini. Arpa ha posizionato i rilevatori per qualità dell'aria". 

Il rogo ha causato inoltre rallentamenti alla circolazione dei treni del nodo di Milano, in particolare nella zona della stazione Certosa dove i binari passano vicino al capannone andato in fiamme.  Un uomo di 49 anni e un vigile del fuoco di 41 sono stati soccorsi e portati in codice verde all'ospedale Niguarda e in quello di Sesto San Giovanni. Per accertare le cause dell'incendio sono arrivati gli agenti della Questura di Milano: si fa sempre più spazio l'ipotesi dolosa. Il pm di turno Donata Costa, infatti, ha aperto l'inchiesta ipotizzando il reato di incendio, al momento a carico di ignoti, e l'indagine, condotta dai vigili del fuoco e dalla polizia, dovrà chiarire se si sia trattato di un rogo doloso, come si è ipotizzato già nelle prime ore. Gli inquirenti attendono, comunque, gli atti degli accertamenti compiuti dagli investigatori. Nei giorni scorsi, nell'ambito di un'inchiesta della Dda e dei carabinieri sono state arrestate sei persone per un traffico illecito di rifiuti in provincia di Pavia, scoperto dopo che un capannone abbandonato era andato a fuoco

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