REDAZIONE MILANO

In ritardo i lavori alle torri di via Saponaro Aler: "Difficoltà a reperire i materiali"

"I ritardi negli interventi straordinari degli stabili Aler di via Saponaro 32 e 36, nel quartiere Gratosoglio di Milano, sono imputabili a rallentamenti nell’approvvigionamento dei materiali". Così ha risposto l’Azienda dell’edilizia pubblica ad un accesso agli atti chiesto dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Nicola Di Marco.

"In questo quartiere – dichiara il pentastellato – le due torri di via Saponaro sono da mesi cantieri aperti per la realizzazione del cappotto termico delle facciate ma ad oggi tutto sembra bloccato: l’avanzamento dei lavori registrato a giugno è ancora inchiodato al 34% mentre “risulta ancora in fase di liquidazione” il pagamento relativo al periodo. Aler Milano, al mio accesso agli atti, ha risposto che i ritardi sono dovuti a problemi nel recupero dei materiali da utilizzare. In parte può essere vero, anche per effetto del successo della legge voluta dal Movimento 5 Stelle, il Superbonus 110%, ma non vorremmo che questa diventasse, però, la nuova giustificazione che l’Azienda e la Regione utilizzeranno fino al 2023 per celare la loro scarsa capacità organizzativa e la difficoltà di utilizzare strumenti normativi innovativi".

"Questo cantiere – riepiloga Di Marco – era partito nel 2020, come al solito in pompa magna, ed erano stati assicurati tempi precisi di realizzazione. Oggi a rimetterci sono ancora una volta solo gli inquilini che rischiano di essere beffati. Attualmente abbiamo due torri con lavori svolti solo parzialmente. Ho visitato personalmente questi due stabili lo scorso settembre rendendomi conto della situazione e vedendo il rischio che corrono gli inquilini, con ponteggi che potrebbero essere usati come porta di accesso per attività illecite nelle loro abitazioni e con box auto e cantine in uno stato di totale abbandono e di degrado".