
La sala d’attesa della medicina di base prima era quella pediatrica: sulle pareti a colori accesi ci sono disegnati pagliacci, alberi e animali. I traslochi sono finiti, così le peregrinazioni di tanti pazienti. All’ospedale di Gorgonzola due nuovi medici “fissi“, una titolare e una sostituta: "Uno spazio perfetto: confortevole per i pazienti, attrezzato e idoneo per noi. Si lavora benissimo, in tutt’altra maniera".
Sono quotidiani i contatti fra la responsabile del Presst (Presidio socio sanitario assistenziale) dell’ospedale Serbelloni e le due attesissime, nuove inquiline del terzo piano: le dottoresse Letizia Licata, neotitolare e già subissata di pazienti, e Mitaj Gjylyshane (nella foto), che continua a esercitare come sostituta della dottoressa Ponti, "spero di poter rimanere: qui mi trovo benissimo".
L’ambulatorio è occupato a rotazione dalla scorsa settimana. Sono stati spostati di qualche stanza, invece, i quattro pediatri che operano al Serbelloni "con diverse migliaia di bambini" così il pediatra Roberto Verri.
Sino a disponibilità degli spazi in ospedale, i medici di base in arrivo a Gorgonzola sono stati alloggiati in locali “in prestito“ al centro intergenerazionale: "Il Comune è stato molto disponibile e attivo, non è così ovunque – ringrazia la direttrice di presidio –. Aver realizzato l’ambulatorio qui fa parte di un percorso, che sta trasformando il Serbelloni in un punto di riferimento per la medicina territoriale e la presa in carico del paziente".
Mai come oggi i pazienti sono soprattutto anziani. "Spaventati da quanto accaduto e spesso in difficoltà anche solo a prenotare una visita specialistica – così la dottoressa Gjylyshane – . Lavorare qui consente maggior sinergia con gli altri medici per esami o approfondimenti diagnostici, con tempi più brevi".
Monica Autunno