REDAZIONE MILANO

In mostra la distruzione dei boschi ripresa dalla terra e dallo spazio

Una mostra a Milano unisce le fotografie di boschi trentini devastati dalla tempesta Vaia nel 2018 alle immagini satellitari dell'Esa. Un progetto che racconta le conseguenze dell'evento estremo sulla natura e sulla comunità, sensibilizzando sull'importanza della tecnologia spaziale per proteggere il pianeta.

Una mostra a Milano unisce le fotografie di boschi trentini devastati dalla tempesta Vaia nel 2018 alle immagini satellitari dell'Esa. Un progetto che racconta le conseguenze dell'evento estremo sulla natura e sulla comunità, sensibilizzando sull'importanza della tecnologia spaziale per proteggere il pianeta.

Una mostra a Milano unisce le fotografie di boschi trentini devastati dalla tempesta Vaia nel 2018 alle immagini satellitari dell'Esa. Un progetto che racconta le conseguenze dell'evento estremo sulla natura e sulla comunità, sensibilizzando sull'importanza della tecnologia spaziale per proteggere il pianeta.

Una galleria di fotografie che immortalano i boschi trentini devastati nel 2018 dalla tempesta Vaia, unendo gli scatti di Alessandro Cinque alle immagini satellitari dell’Agenzia spaziale europea (Esa). Un racconto, a cinque anni di distanza, delle conseguenze sulla natura e sulla comunità di un evento estremo che distrusse decine di migliaia di ettari di foresta. Questo, in breve, è il senso della mostra Forests seen from space - Echoes of the Vaia storm, un progetto nato da una collaborazione fra l’Esa e Leica Camera Italia, azienda produttrice di ottiche e sistemi fotografici. Le immagini sono esposte all’interno della Leica Galerie Milano, a pochi passi dal Duomo, da oggi al 1° dicembre.

Boschi spogli e devastati, anziani produttori di formaggi, animali e montagne: questi sono alcuni dei soggetti ritratti da Alessandro Cinque, nato a Orvieto nel 1988 e vincitore di svariati premi, fra cui il World Press Photo 2023. "Durante il mio viaggio mi sono ricordato di quando, da bambino, trascorrevo le vacanze estive in quei luoghi", racconta il fotografo. "La mia paura iniziale si è trasformata in consapevolezza. Consapevolezza di star fotografando una cultura che conosco e che mi ha cresciuto". Una cultura minacciata però dalla deforestazione e da calamità come la tempesta Vaia, e che può essere difesa anche attraverso la lente della tecnologia spaziale. Come dichiara Maria Menendez, responsabile delle relazioni con il pubblico di Esa, "la mostra vuole sensibilizzare sull’importanza dello spazio per monitorare le foreste e proteggere il nostro pianeta". Un tema sempre più urgente e sentito in varie parti del mondo. A cominciare dal Trentino.

Thomas Fox