Prima dello stupro l'agente immobiliare mise droga nello Spritz. La dinamica in un video

La scena immortalata dalle telecamere, due campari e un aperol per distinguere il proprio dal colore

Omar Confalonieri in un fotogramma dal Tg3, 9 novembre 2021

Omar Confalonieri in un fotogramma dal Tg3, 9 novembre 2021

Milano - «Come ti senti?» . Una telefonata di un minuto, ricevuta mentre era ancora stordito. A cercarlo e a chiedergli delle sue condizioni di salute era proprio Omar Confalonieri, l’agente immobiliare quarantottenne arrestato venerdì scorso dai carabinieri con l’accusa di aver narcotizzato e sequestrato per sei ore l’uomo e la moglie, e di aver violentato la donna, mentre in casa c’era pure la figlioletta della coppia, di pochi mesi. Aldo, nome di fantasia, ha ricevuto la chiamata sul suo cellulare alle 20.50 dello scorso 2 ottobre, come accertato in un secondo momento e come emerge negli atti dell’indagine che ha portato in carcere l’agente immobiliare.

E’ stata la vittima stessa a ricordare di aver risposto a quella telefonata mentre si trovava ancora in stato confusionale. Dopo il brevissimo dialogo, Confalonieri aveva interrotto la comunicazione. Perché chiamare la persona che aveva drogato poche ore prima? Forse per accertarsi che fosse almeno cosciente, prima di rendersi irreperibile fino al mattino dopo? Aldo era stato messo a letto, in casa sua, dallo stesso Confalonieri, mentre era in preda a svenimenti e conati di vomito. E Francesca, di 38 anni (altro nome di fantasia), moglie di Aldo, si era trovata in balìa dell’uomo per 6 ore e abusata, mentre la bambina gattonava sul pavimento senza essere sorvegliata da nessuno. Alle 19, l’agente immobiliare era tornato a casa sua, accompagnato dalla donna, talmente stordita da aver tamponato un’auto in sosta.

Rientrata nel suo alloggio, Francesca si era accasciata sul letto dove già si trovavano il marito e la bambina. Ed erano rimasti tutti e tre lì, fino all’arrivo dei parenti allertati da Aldo in un altro momento di lucidità. Ma come ha fatto Confalonieri a drogare marito e moglie durante l’aperitivo in tarda mattinata? Unendo le testimonianze ai filmati delle telecamere, è venuto a galla l’escamotage: per prima cosa, l’agente immobiliare ha ordinato uno Spritz al bancone e non al tavolo, solo dopo aver saputo cosa avevano chiesto gli altri due. "Loro hanno ordinato con Aperol, allora io Campari", in modo che potesse distinguere i drink in base al colore.

Confalonieri ha poi prelevato i bicchieri destinati alla coppia prima che i drink fossero pronti (e scatenando l’ira del barista, che ha dovuto finire in un secondo momento di preparare i cocktail), per portarli personalmente al tavolo, in momenti diversi ma ravvicinati. Nelle immagini si nota l’uomo fermarsi per qualche istante in un punto cieco tra il bancone e la terrazza, portare la mano destra verso il bicchiere, come per versare qualcosa, e poi rimettere velocemente la mano in tasca. Si ritiene che proprio lì abbia inserito nei liquidi la sostanza psicotropa. E poi era tornato al bancone con una scusa ("Non mettete le fette di arance nei cocktail"), aspettando che i drink fossero pronti e intenzionato a servirli lui stesso. A quel punto era stato invitato ad accomodarsi in terrazza dal barista, spazientito. Ma i bicchieri erano già avvelenati.

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