Hanno chiesto e ottenuto di accedere al programma di giustizia riparativa i tre attivisti del movimento ambientalista "Ultima Generazione" che, il 15 gennaio 2023, hanno lanciato vernice lavabile contro l’opera "Love" di Maurizio Cattelan, meglio conosciuta come "il Dito", in piazza Affari. La richiesta è stata avanzata davanti alla terza sezione penale del Tribunale in composizione monocratica, dove si è aperto il processo per imbrattamento di beni culturali, dall’avvocato Gilberto Pagani, il difensore dei tre che hanno dai 23 ai 39 anni. Il legale del Comune ha dato parere favorevole e si è associato all’istanza.
Uno degli imputati, fuori dall’aula, ha affermato che, come lavoro previsto dall’istituto della giustizia riparativa, vorrebbero andare nei licei per tenere "lezioni sull’ambiente e sull’emergenza climatica di cui anche Milano è vittima". Pensiamo ci siano molte cose interessanti su cui si potrebbe trovare un accordo e che potremmo fare – ha affermato –. Ci piacerebbe molto intervenire nelle scuole". E ancora: "Il gesto per cui stamane siamo qui lo abbiamo fatto per avere attenzione e ora cerchiamo di massimizzare i frutti di questa attenzione".
Il giudice Maria Teresa Guadagnino ha trasmesso gli atti al centro di mediazione comunale e ha fissato le prossime udienze il 17 settembre e il 7 ottobre per la prosecuzione del processo. Per la vicenda Cattelan, artista di fama internazionale, l’anno scorso aveva scritto una lettera al difensore, spiegando che la loro condotta non ha rovinato l’opera e di non essersi sentito "offeso né danneggiato" da quel blitz. Il Comune si è costituito parte civile chiedendo il risarcimento delle spese di pulizia ai tre attivisti del movimento ambientalista Ultima Generazione che il 15 gennaio 2023 hanno lanciato la vernice lavabile.
Come si legge in una nota dello stesso movimento, Palazzo Marino, oggi alla prima udienza del processo, ha fatto richiesta anche dei danni patrimoniali non ancora quantificati per il danno d’immagine. "Il sindaco Sala – prosegue il comunicato – dovrebbe preoccuparsi al contrario per i danni alla salute dei cittadini, prodotti dall’aria mai così pericolosa come in questo inverno". "Riteniamo anche che l’immagine di Milano sia lesa dalla continua cementificazione – si legge ancora – e consumo di suolo evidenziata nel report dell’Ispra che rende la metropoli sempre più calda d’estate e più vulnerabile ad alluvioni".
In merito all’istanza di accesso all’istituto di giustizia riparativa avanzata dai tre giovani, Ultima Generazione ha sottolineato che "il processo andrà avanti comunque, però il Comune potrebbe ritirare la costituzione di parte civile, se troviamo un accordo nel fare insieme qualcosa". Anna Giorgi