MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Il volontariato non va in ferie: "Tanti cercano solo compagnia"

Opera, la Croce rossa è attiva con servizi di emergenza e distribuzione di generi alimentari

Il volontariato non va in ferie: "Tanti cercano solo compagnia"

Opera, la Croce rossa è attiva con servizi di emergenza e distribuzione di generi alimentari

Sempre pronti per le emergenze, anche in agosto. Nel cuore dell’estate i volontari della Croce Rossa Italiana continuano instancabilmente a garantire supporto e assistenza a chi ne ha bisogno, dimostrando che la solidarietà non conosce stagioni. "Lavorare in questo mese è diventata una mia tradizione - spiega Brunella Martinotti, volontaria da 12 anni -. Nell’immaginario collettivo agosto sembra un mese tranquillo perché le città si svuotano, ma in realtà non è così. Sono sempre molti gli interventi e ogni anno ci riservano delle sorprese". Sul territorio sono attivi tutti i servizi. "Dall’emergenza alla distribuzione di generi alimentari alle famiglie in difficoltà, dal ritiro di prodotti freschi dai supermercati e dall’orto solidale coltivato dai detenuti del carcere di Opera", commenta Danilo Esposito, vice presidente della Cri.

"Riscontriamo parecchie richieste in cui troviamo anziani soli - continua Barbara Gargiulo - e molte volte hanno solo bisogno di una voce amica. Fare volontariato è un’esperienza che va oltre il semplice impegno, richiede serietà e costanza, ma ripaga tantissimo in termini umani". Per molti anziani soli, agosto può essere un mese particolarmente difficile. L’assenza dei familiari e il senso di isolamento possono diventare opprimenti. Paolo Ricchiuti, volontario da 23 anni e da 8 dipendente in Cri, racconta con emozione una recente esperienza. "Qualche giorno fa, una signora ha richiesto il nostro intervento per problemi di salute, ma in realtà voleva solo trascorrere del tempo in compagnia. Regalare un sorriso è la miglior terapia, come poter contare su qualcuno che sappia ascoltare e offrire un po’ di calore umano".

Tra i volontari spicca la figura del veterano Giuseppe Cappalunga, 74 anni, insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana per le sue 220 donazioni di sangue. "Dal 2003, anno in cui sono andato in pensione, sono presente tutti i giorni in sede - racconta Cappalunga, coordinatore dei servizi di trasporto e assistenza della zona sud di Milano -. Il mio consiglio è non lasciarsi andare. Bisogna restare attivi. Quando arriva sera, torno a casa e sono appagato per tutto ciò che ho fatto per gli altri. Sentirsi utile per un’altra persona è fondamentale: basta guardarsi in giro, c’è sempre qualcuno che ha bisogno di aiuto".