"Il turismo tornerà solo in autunno"

Manuela De Carlo, docente Iulm, suggerisce di riammodernare gli hotel e di puntare sulla formazione

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di Annamaria Lazzari

Milano è turisticamente "ferma". "Il tasso di occupazione delle strutture ricettive è crollato dal 60% a febbraio al 4% a marzo per poi proseguire con un valore quasi vicino allo zero". La fotografia impietosa è di Manuela De Carlo, professore ordinario e direttrice del Master in International tourism and hospitality dell’università Iulm. Inutile illudersi che l’ondata di turisti torni già a invadere piazza Duomo quest’estate, come era successo dall’anno di Expo in poi. La ripresa ci sarà "a partire dall’autunno". Gli alberghi, secondo l’esperta della Iulm, dovrebbero approfittare del periodo fermo per puntare "su ristrutturazione, formazione del personale, innovazione".

Professoressa De Carlo, cosa sta succedendo nel turismo?

"È in atto un cambiamento fortissimo nella “testa” del turista, dovuto alla situazione provante che stiamo vivendo. L’approccio alla vacanza sarà molto diverso non solo nei prossimi mesi ma anche per il futuro. Ci sarà una maggiore attenzione alla sicurezza, alla qualità, alla sostenibilità. E un accentuarsi del ruolo della tecnologia. I target che prima non ne avevano dimestichezza in questi mesi - per forza di cose - hanno acquisito la capacità di usare gli strumenti digitali. Chi vende esperienze turistiche ne dovrà tenere conto. Di fronte a questo cambiamento profondo della domanda o l’offerta si adegua o si acuirà un gap difficile da recuperare".

Gli alberghi cosa dovrebbero fare?

"Approfittare di questo periodo non indaffarato per migliorare i processi, la produttività, la qualità del servizio e soprattutto le strutture. Il parco alberghi milanese ha bisogno di ristrutturazione. Si deve puntare su formazione, comunicazione e tecnologia, ad esempio consentendo di fare check in e check out in modo digitale. Per il rilancio vero, però, non basta la buona volontà dell’imprenditore: serve l’impegno delle politiche pubbliche".

È un problema di amministrazione locale o di governo centrale?

"Occorre un coordinamento a livello nazionale per l’attrazione di target stranieri a medio e lungo raggio: l’impressione è che una visione strategica un po’ manchi".

Non va bene il "bonus vacanze" fino a 500 euro?

"Mi pare una misura figlia della ricerca del consenso. Non credo getti le premesse per garantire la competitività delle nostre imprese nei prossimi anni. Al posto del tax credit, sarebbe stato meglio un piano di incentivi per la ristrutturazione, le infrastrutture e la digitalizzazione, interventi strutturali a lungo termine".

Il turismo nel capoluogo lombardo quando tornerà?

"Non è realistico aspettarsi che possa ripartire quest’estate. Milano ha buone carte da giocarsi, continuando a lavorare sul cambiamento di immagine degli ultimi anni, all’insegna di una città attrattiva e verde. Gli eventi in autunno potrebbero portare parecchio ossigeno al turismo in città".

Gli eventi però non potranno più essere come prima per evitare assembramenti.

"Sarà indispensabile una pianificazione più forte, ripensare il calendario degli eventi, moltiplicare i momenti in spazi diversi della città. Può essere una straordinaria opportunità per ridare vita a luoghi finora non considerati".

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