Il truffatore faccia d’angelo preso a Bisceglie

Ricercato in Brasile per raggiri da milioni di dollari. Médici Toscano è stato catturato a casa di un tassista conosciuto in carcere

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di Nicola Palma

Faccia pulita. Sorriso rassicurante. Abiti eleganti. Capelli corti castano chiaro con riga di lato. Nessuno penserebbe che dietro quel ragazzo così distinto si celi un imbroglione esperto e smaliziato. E in effetti Felipe Médici Toscano è riuscito ad accreditarsi come agente finanziario di sicuro successo con almeno tre imprenditori, alleggerendoli di svariate decine di milioni di euro, una sessantina calcolano le cronache del suo Paese. Mercoledì pomeriggio, il trentacinquenne brasiliano, inseguito da un’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla raccolta fraudolenta di soldi, è stato bloccato dagli agenti del commissariato Lambrate, che gli hanno notificato il decreto di estradizione emesso il 9 settembre 2020 dal Ministero della Giustizia in virtù del mandato di arresto diramato dal Tribunale di Vitoria-Espirito Santo.

La caccia dei poliziotti di via Maniago, coordinati dal vicequestore Nunzio Trabace, è stata tutt’altro che semplice: Medici Toscano, fuggito in Italia dopo una serie di maxi fregature e già ammanettato poco meno di due anni fa, era sottoposto all’obbligo di firma, ma in realtà aveva dato un indirizzo farlocco, in via dell’Ortica. Accertato che quello era in realtà un domicilio fantasma, gli investigatori hanno scavato nel recente passato del sudamericano per individuare eventuali legami e possibili fiancheggiatori. Intrecciando nomi e informazioni reperite nelle banche dati delle forze dell’ordine, gli uomini di Lambrate sono arrivati a un appartamento di via Prato, una stradina in zona Bisceglie quasi al confine con Cesano Boscone: lì abita un tassista che il brasiliano aveva conosciuto la prima volta che era finito in cella in Italia e che, stando agli accertamenti, lo ospitava clandestinamente. Ora Felipe Médici Toscano verrà rispedito in Brasile per rispondere delle accuse che gli vengono contestate dai giudici. Accuse molto gravi, riferiscono i quotidiani locali. Da quei resoconti emergono i dettagli della storia, iniziata nel 2014. Un imprenditore di Vila Velha, città di 400mila abitanti dello Stato di Espirito Santo caratterizzata dalla fortissima presenza di discendenti di emigranti italiani, contatta Médici Toscano, che si è accreditato da più parti come abile procacciatore di affari. Un raggiro da manuale ha bisogno di tempi lunghi, organizzazione e complici. Ed è questo il caso: il ragazzo dalla faccia d’angelo impiega un anno ad accalappiare la vittima, che nel 2015 gli affida il suo denaro. Quei fondi vengono investiti in due istituti di credito, uno inglese e uno danese. L’imprenditore è convinto che tutto stia andando per il meglio, anche perché il consulente lo aggiorna costantemente, con tanto di documenti e contratti. Tutto parte della commedia. "Ha creato siti web e applicazioni fasulle e inviato rendiconti finanziari falsificati quasi mensilmente – spiegò l’anno scorso Rhaiana Bremenkamp, funzionaria dell’Antifrode brasiliana –. La vittima ha ricevuto e controllato tutto, convinta che tutto fosse in regola e senza mai sospettare della truffa".

A fine 2017, l’imprenditore decide di passare all’incasso, ma Médici Toscano temporeggia: dice che le cose stanno andando benissimo e invita il cliente ad avere pazienza. Dopo alcuni mesi, il truffato decide di vederci chiaro, e in banca scopre l’amara sorpresa: i suoi soldi non ci sono, ha perso 10 milioni di real brasiliani (l’equivalente di 1,6 milioni di euro). Nel frattempo, Médici Toscano è già volato in Italia. Scattano le indagini dell’Interpol, che portano all’arresto del brasiliano il 19 dicembre 2018. L’inchiesta dell’Antifrode prosegue, aggiungendo le denunce di altri due raggirati (uno per 315mila real e uno per 5 milioni) e mettendo nel mirino i presunti complici del capo. Vale a dire l’ex direttore di banca Alexandre Silva Melo, che avrebbe selezionato le vittime in base alle loro disponibilità economiche, e la moglie di Medici, Isis Avanci Laguardia, che avrebbe spostato ingenti somme di denaro per conto del marito.

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