Il risiko della spesa, Getir resiste "Impegno per stabilizzare i precari"

Incontro con i sindacati dopo l’addio della concorrente Gorillas: settore in crisi ma noi non ce ne andiamo. Sul tavolo il nodo contratti. Solo il 10% di rider e picker ha un contratto stabile, gli altri tutti a termine

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di Andrea Gianni

La tedesca Gorillas se ne va, e invece la concorrente turca Getir conferma ai sindacati la volontà di rimanere in Italia e continuare a investire dopo lo sbarco a Milano il 30 settembre 2021. Movimenti nel risiko del “quick commerce“ e della spesa a domicilio, con Milano banco di prova per l’ingresso sul mercato italiano di startup internazionali. Dopo la decisione di Gorillas di lasciare l’italia, cancellando quindi 540 posti di lavoro fra contratti a termine e indeterminati, i sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs hanno incontrato a Milano i vertici della società turca Getir, legata dallo stesso modello di business e ora rimasta senza il suo concorrente diretto. Lo scenario è quello di una crisi che sta facendo scoppiare la bolla del delivery, dopo il boom durante la pandemia. "In nove mesi e mezzo di attività, dopo una fase iniziale di espansione molto forte legata all’apertura degli store e allo smart working e durata fino ai primi di febbraiomarzo 2022, è seguita una fase successiva di contrazione che l’azienda imputa ad una serie di fattori, inclusa l’instabilità internazionale e le sue conseguenze", riferisce il sindacalista della Uiltucs Mario Grasso, al termine dell’incontro con il nuovo responsabile delle risorse umane di Getir, Guglielmo Cremona. "Alla fase dell’espansione è seguita dunque una fase di ricerca dell’efficienza della redditività – prosegue – in termini di ottimizzazione delle proprie strutture e degli organici, che sono ritenuti in sovrannumero rispetto alle esigenze effettive. L’azienda ha dichiarato che non ha intenzione, a differenza del diretto concorrente, di lasciare il nostro Paese e che intende continuare ad investirvi".

Da Getir è arrivato l’impegno a una progressiva stabilizzazione dei contratti a termine, che i sindacati valutano "positivamente" in attesa di riscontri nella realtà. Quello dei contratti, infatti, è uno dei nodi dolenti in aziende che, a differenza di altre piattaforme del delivery, hanno scelto di inquadrare rider e picker come lavoratori subordinati. Con una larghissima quota, però, di contratti a termine che vengono fatti scadere quando bisogna ridurre l’organico. L’84% dei 775 dipendenti è precario. Percentuale che sale al 90% considerando solo rider e picker, e non gli impiegati. La durata media dei contratti, è emerso durante l’incontro, è di 6 mesi, con eventuale proroga di 3 o 6 mesi, anche "se l’azienda ha dichiarato di voler procedere verso la stabilizzazione". Getir ha negato, inoltre, la possibilità di acquisire il ramo d’azienda italiano di Gorillas, assorbendo i rider della concorrente e salvandoli quindi da un licenziamento ormai impossibile da evitare.

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