Cerimonia molto partecipata per la posa di nove pietre d’inciampo nel Giorno della Memoria, con il sindaco Fabio Colombo alla manifestazione e la partecipazione della delegata della comunità ebraica di Milano Roberta Vital (nella foto). Non sono mancate le associazioni Anpi e Anpc insieme alla presenza del Gruppo alpini, Anc e Protezione civile. Quei piccoli rettangoli con incisi i nomi delle vittime cassanesi dell’Olocausto, sono stati posizionati in via Mazzini al civico 76, dove nel 1943 nove cittadini italiani ebrei furono catturati e deportati ad Auschwitz luogo di atrocità verso l’umanità.
"È stato per me un onore – dice il primo cittadino Fabio Colombo – presenziare alla posa delle pietre d’Inciampo, un gesto che attendeva di essere fatto da 80 anni per non dimenticare i cassanesi vittime dell’Olocausto". Non mancano le puntualizzazioni alle polemiche che hanno accompagnato la vigilia della commemorazione legate al mancato invito ufficiale alle associazioni Anpi e Anpc. "Sono soddisfatto della presenza di cittadini ed associazioni per la posa delle pietre d’Inciampo - conclude il sindaco –. Un progetto iniziato dalla passata amministrazione comunale di centro sinistra e portato a termine dall’amministrazione attuale di centro destra, segno che il Giorno della Memoria per non dimenticare appartiene a tutta la città e non a schieramenti politici". Per rispetto alla presenza della rappresentante della comunità ebraica di Milano il sindaco Fabio Colombo ha indossato la kippah, il copricapo simbolo della religione ebraica. Come coronamento alla commemorazione è arrivato anche il messaggio del presidente della comunità ebraica Walker Meghnag: "Ringraziamo per l’importante gesto, é importante poter proseguire le collaborazione culturali e sulla drammatica storia della Shoah".
Stefano Dati
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