
Una manifestazione anti-immigrazione in Germania con lo striscione “Remigration“
"Il Remigration Summit il 17 maggio a Milano? Una cosa terribile, su cui dobbiamo esprimerci tutti, intendo tutta la città, in maniera decisa. Il Comune farà qualcosa per evitare il summit? Stiamo vedendo". Scende in campo anche il sindaco Giuseppe Sala contro l’appuntamento che l’estrema destra vorrebbe organizzare nel capoluogo lombardo. "Remigration", cioè remigrazione, il termine usato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump per annunciare il rimpatrio degli immigrati clandestini in America. Un termine che l’internazionale “nera“ in Europa vorrebbe rilanciare in chiave anti-immigrazione. Il primo cittadino milanese, da questo punto di vista, sottolinea che "nessuno di noi immagina di poter vivere in una realtà in cui rispetto all’immigrazione non ci siano forme di controllo e non ci siano modalità per rimanere nel mondo delle regole. Ma queste espressioni fanno veramente spavento".
"Remigration" è un termine che Sala non accetta e lo stesso si può dire del Partiti democratico a Milano, che ha già lanciato una mobilitazione di piazza contro il raduno dell’estrema destra. "Stiamo lavorando insieme ad altre organizzazioni per costruire una grande piazza – ha spiegato in una nota il segretario metropolitano dei dem Alessandro Capelli –. Una piazza aperta, costruita insieme a tutte le forze democratiche e a tutte le organizzazioni che ogni giorno lavorano concretamente perché Milano sia una città umana per tutti e tutte".
Non solo. Il Pd con i Giovani democratici ha lanciato anche una raccolta firme per impedire che si tenga l’iniziativa: "Abbiamo superato le 2.300 persone in pochissime ore, ma non basta". Il capogruppo del M5S in Regione Nicola Di Marco, intanto, commenta: "Raccogliamo l’orrore di Sala. È il momento di prendere le distanze dalle parole d’ordine dell’internazionale nera". Il portavoce dei Sentinelli e consigliere regionale Luca Paladini nota: "Il Remigration Summit è inaccettabile e siamo pronti a mobilitarci per fermarli, scendendo in piazza". Il capogruppo del Pd in Regione Pierfrancesco Majorino, infine, dice "no allo sdoganamento di progetti apertamente discriminatori. Lo diremo in piazza, tutti insieme, il 17 maggio".