Il Parco Ravizza è ancora a rischio, Municipio 5: subito le telecamere

Area verde nel mirino dopo il caso del servizio di accompagnamento degli studenti della Bocconi. La Zona propone di videosorvegliare anche i giardini di via Montegani e la discoteca di via De Ruggiero

di Massimiliano Mingoia

Il caso della pericolosità serale del Parco Ravizza è esploso a metà gennaio, quando la Bocconi ha istituito un servizio di accompagnamento per i propri studenti che uscivano dall’ateneo dopo le 18 e dovevano recarsi alle residenze Spadolini, Dubini e Isonzo passando dentro o nelle vicinanze dell’area verde. Le rapine e le aggressioni ai danni di alcuni studenti da parte di baby gang della zona nel Parco Ravizza avevano fatto scattare l’allarme rosso dei vertici dell’università. Due mesi dopo quell’emergenza sicurezza, non è un caso che tra le dieci localizzazioni indicati dal Municipio 5 al Comune per l’installazione di telecamere per la videosorveglianza ci sia il Parco Ravizza. Il parlamentino, per la precisione, chiede che gli occhi elettronici vengono collocati in tutti i punti di accesso dell’area verde stretta tra via Bocconi, viale Toscana e via Vittadini. Un controllo di chi entra e chi esce per provare a prevenire altre rapine e aggressioni. E magari poter fare a meno del servizio di accompagnamento per gli studenti e le studentesse bocconiani. Le indicazioni del Municipio 5 non si limitano a proporre le telecamere al Parco Ravizza, ma anche in altri nove luoghi del territorio.

Al numero uno dell’elenco presente nella delibera della Giunta del parlamentino c’è via Broni, all’altezza del civico 10 e all’angolo con via Quaranta, periferia sud della città, poco distante dal quartiere Corvetto. Un’altra area dove viene richiesta l’installazione di telecamere è a Gratosoglio, in via De Ruggiero, nei pressi della discoteca Amaranta, considerata un locale a rischio violenze dalle forze dell’ordine. Non a caso di recente la discoteca è stata chiusa per 15 giorni a causa di risse e aggressioni. Un’altra localizzazione considerata a rischio è nel quartiere Stadera: i giardinetti tra via Palmieri e via Montegani, spesso frequentati da spacciatori di droga. Le telecamere potrebbero allontanare i malintenzionati, così come nei giardini di via San Dionigi, nel sottopasso Pompeo Leoni, in via Verro civici 4244, in via Dei Fontanili all’altezza del civico 16, nei punti di ingresso del quartiere Le Terrazze e in via Baroni, in prossimità ufficio postale. Il Municipio 5 ha indicato anche due luoghi dove installare altrettante fototrappole per scongiurare il deposito irregolare di rifiuti: in via Baroni 194196, al Gratosoglio, e via Barrili 25, allo Stadera.

Nella delibera della Giunta del parlamentino si legge che in Comune "è in corso l’attività preparatoria all’inserimento di uno stanziamento nel Bilancio di previsione 2022 che consentirà di installare ulteriori nuove telecamere, per cui si richiede al Municipio 5 di indicare un elenco di circa 810 località in ordine di priorità. Le proposte, esaminate in base a criteri di sicurezza urbana e fattibilità tecnica, serviranno per il prossimo piano di installazioni che, bilancio comunale permettendo, potranno essere effettuate "tra l’ultimo trimestre 2022 e il 2023". Le indicazioni del parlamentino ora ci sono. Non resta che attendere che l’iter amministrativo faccia il suo corso e si arrivi all’installazione delle telecamere.

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