Il mio rapporto col mare è cambiato da allora Lo guardo, ma non navigo più e non faccio il bagno

"Eravamo in otto e ne prendemmo uno per volta. In tutto furno quasi 50".

Al termine dell’intervento i ragazzi delle varie classi hanno rivolto una lunga serie di domande a Vito Fiorino alle quali l’uomo ha risposto volentieri cercando di chiarire sentimenti ed emozioni

Cosa ha provato mentre salvava quelle persone?

"Io e i miei amici abbiamo avuto paura, ma nonostante non potessimo trasportare più di nove persone sulla nostra barca, abbiamo iniziato a salvare più persone possibili, portandone a bordo 47"

Cosa ha provato quando ha saputo di essere stato dichiarato Giusto?

"Inizialmente mi sono informato su cosa significasse essere un Giusto. Una volta appreso, sono stato onorato di essere riconosciuto come tale, ma non mi sento un eroe"

Il suo rapporto con il mare è cambiato?

"No, ho fatto solo un bagno da allora, non ho più la barca GAMAR, non riuscivo più ad andare in mare, questa tragedia mi ha cambiato la vita, guardo il mare ma non voglio più navigare".

Chiudendo gli occhi ora cosa vede?

"Io soffro di claustrofobia (in aereo, in ascensore). Dopo l’ottobre del 2013, quindi ormai da dieci anni, quando chiudo gli occhi e rivedo quella scena in mare supero tutte le mie paure, anche quella claustorbofica che solitamente mi impediva di salire in ascensore o in aereo".

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