
India
Lizza*
Dopodomani sarà il mio primo giorno di università. Finisce il liceo, inizia l’università, inizia una nuova vita, si entra a far parte definitivamente del mondo degli adulti. Un cambiamento che mi ha sempre spaventata, come penso faccia paura a tutti. Allo stesso tempo però è emozionante la prospettiva di mettere piede per la prima volta in università, un ambiente enorme e variegato, dove fare nuove amicizie ed esperienze incredibili. Quest’anno non sarà così. Niente della vita degli studenti di tutte le età è come se la sarebbero aspettata. Dopo aver perso gli ultimi mesi in presenza al mio liceo, il Vittorio Veneto dove, in quanto rappresentante di istituto, ho visto svanire la maggior parte delle iniziative che permettevano l’interazione tra gli studenti, inizio il corso di Filosofia alla Statale. La maggior parte delle lezioni saranno fatte online anche se so per certo che per le matricole ci saranno degli incontri in presenza per la loro inclusione ma, per quanto ciò mi rassicuri, ho molte preoccupazioni. Le lezioni online sono oggettivamente difficili da seguire per chiunque e non ho idea di come sarà seguire le lezioni universitarie che hanno un’impostazione completamente diversa da quella a cui sono abituata e lo stesso vale per gli esami, che si terranno molto probabilmente online. La didattica a distanza è uno strumento a cui è necessario ricorrere ma che allo stesso tempo porta spesso nei ragazzi distacco e disinteresse nella scuola e personalmente non vedo l’ora, quando ci saranno le condizioni sanitarie per farlo, di riprendere la normalità scolastica. Penso che valga per molti altri ragazzi dato che intorno a me, nei miei amici o compagni, vedo solo incertezza, ansia e paura.
* Studentessa Filosofia
in Statale