Il marchio di moda nel Quadrilatero finanziato con il crac delle pizzerie

Operazione delle Fiamme Gialle: in manette i coniugi imprenditori Severino Picone e Angela Stanzione. L’appartamento di lusso a Repubblica e il brand pubblicizzato anche da Arisa, Elodie e Isabella Ferrari

Severino Picone e la moglie Angela Stanzione

Severino Picone e la moglie Angela Stanzione

di Stefania Totaro

Viaggi mondani e bella vita, un appartamento sfarzoso in affitto in zona piazza Repubblica e un marchio di abbigliamento femminile indossato da personaggi dello spettacolo come Isabella Ferrari, Elodie e Arisa. Tutto grazie alla catena di pizzerie fallite dove non si pagavano i contributi né allo Stato né ai lavoratori. E tantomeno i fornitori, dalle mozzarelle all’arredamento per 100mila euro. I finanzieri del Comando provinciale di Monza hanno eseguito ieri quattro ordinanze di custodia cautelare firmate dalla giudice per le indagini preliminari Francesca Bianchetti, due in carcere e due agli arresti domiciliari, per il baratro finanziario di "Donn’Angelin", noto brand con locali in Brianza, nell’hinterland milanese e in provincia di Varese; sotto sequestro sono finiti beni per oltre 1,2 milioni di euro.

Dietro le sbarre sono finiti il gestore delle pizzerie Severino Picone e la moglie Angela Stanzione, mentre ai domiciliari in Campania sono finiti la madre della donna e un altro prestanome. Le accuse sono bancarotta fraudolenta, evasione fiscale e autoriciclaggio. L’operazione denominata "Pret-a-Manger" è nata da un’indagine coordinata dal pm della Procura di Monza Rosario Ferracane dopo il fallimento della catena di pizzerie con sede a Lissone, Muggiò e Bresso. Le Fiamme gialle hanno scoperto una frode con cui gli arrestati, non versando i contributi, distraevano i profitti, riciclati e reinvestiti in due società, una operante nel settore della moda e l’altra nel settore della ristorazione.

In particolare, la moglie di Picone gestiva la Pycoch srl, società con sede a Lissone che agiva nel Quadrilatero della Moda e all’estero, titolare del marchio internazionale di moda Albagìa, sponsorizzato anche attraverso ignari personaggi dello spettacolo. Arisa ne indossò un abito al festival di Sanremo del 2019, mentre tra Instagram e Facebook si trovano altre “modelle“ d’eccezione come l’attrice Isabella Ferrari e la cantante Elodie. Picone, attraverso la madre e l’altro prestanome, secondo gli inquirenti, stava invece per mettere in piedi un’altra catena di pizzerie dal nome "Nonn’Angelin", con sedi anche in Brianza. Le indagini delle Fiamme gialle, partite dal fallimento di alcune pizzerie della catena nel 2019, si sono sviluppate grazie alle intercettazioni telefoniche tra i vari soggetti (ce n’è una in cui la madre della Stanzione si lamenta con la figlia perché le sta arrivando una raffica di cartelle esattoriali) e anche alla numerosa documentazione cartacea e informatica rinvenuta. Tra cui un file su un computer chiamato "Mali" per indicare i pagamenti in nero.

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