
Ultime vittime il 24enne caduto dal trabattello e il 60enne investito dal tir. Sono 600 i casi legati a incidenti avvenuti durante l’alternanza scuola/lavoro.
Solo nel settore delle costruzioni, l’anno scorso, hanno perso la vita in Lombardia 19 lavoratori, a fronte dei 156 totali in Italia. Una scìa di sangue, e stragi quotidiane sui luoghi di lavoro. Nel primo trimestre dell’anno, sempre in Lombardia, sono stati denunciati 27.185 infortuni sul lavoro, di cui 37 mortali, considerando tutti i settori. A livello nazionale, i decessi sono stati 210, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2024. Nel Milanese, secondo i dati di Cgil, Cisl e Uil, si sono già registrati sette morti. Tra le ultime tragedie gli incidenti a Carpiano, dove nei giorni scorsi ha perso la vita l’autista 60enne Roberto Vitale, e a Milano, in zona Lambrate. Endrit Adami, originario del Kosovo, è morto a 24 anni, caduto dal ponteggio sul quale stava lavorando, al terzo piano di un condominio in via Bassini 39, per tinteggiare alcune logge nella facciata interna. Il giovane, che si trovava su un rialzo, una sorta di trabattello di circa 80 centimetri, sarebbe scivolato sfondando la protezione che avrebbe dovuto impedirgli di finire nel vuoto: è caduto in cortile, dopo un volo di circa 12 metri. All’arrivo dei soccorsi del 118, dei vigili del fuoco, di Ats e della polizia locale, non c’era più nulla da fare.
Era in trasferta da Rovato, nel Bresciano, per lavorare in quel cantiere milanese. La seconda tragedia sul lavoro nell’arco di 12 ore: a Carpiano, a 19 chilometri da Milano, nel grande polo logistico Dhl poche ore prima aveva perso la vita Roberto Vitale, un autista di 60 anni, morto sul colpo dopo essere stato accidentalmente investito da un tir guidato da un collega. Vitale, originario di Savona, abitava a Rozzano. A sollevare un altro allarme, secondo l’ultima rilevazione della Uil Lombardia, è anche il fenomeno degli infortuni tra gli studenti. In Lombardia sono state presentate 5.891 denunce, il 23% del totale nazionale, con un incremento del 3,4% rispetto al 2024. Tre gli infortuni mortali segnalati nella sola regione, di cui 2 in occasione di lavoro. In tutto il Paese, le denunce di infortunio degli studenti di ogni ordine e grado sono state 25.797, pari al 18,1% del totale complessivo. Di queste, circa 600 sono legate a incidenti avvenuti durante i “Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento“ (Pcto). Anche le denunce per malattia professionale in Lombardia registrano un forte aumento: 1.183 nei primi tre mesi del 2025 (+24,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Poi ci sono i casi che non vengono denunciati, e restano quindi sommersi. Bruno Giordano, magistrato ed ex direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro, fa una amara riflessione: "L’operaicidio continua, ogni giorno. Dopo ciascuna strage sentiamo solo parole, parole, parole". Intanto Inail Lombardia, tra le varie iniziative, ha promosso il progetto ’Esperanto - avatar multilingue’, realizzato in collaborazione con l’Ente unificato formazione e sicurezza (Esem-cpt) e Ats Milano con l’obiettivo di un "impegno comune verso l’effettiva tutela dei lavoratori stranieri presenti nel settore costruzioni, eliminando le barriere linguistiche nella fruizione della formazione e dell’informazione in tema di comportamenti sicuri e di prevenzione del rischio, utilizzando l’intelligenza artificiale con un linguaggio semplice e immediato e la realtà virtuale".
Per sensibilizzare i lavoratori del settore edile sull’importanza di comportamenti sicuri nei luoghi di lavoro, in particolare quelli stranieri, informandoli su tematiche trasversali, "il progetto mette in campo nuovi strumenti di comunicazione con la sperimentazione di scenari reali e diversi grazie all’uso di tecnologie immersive e alla creazione di un avatar virtuale per la traduzione in dieci lingue diverse, con meccanismi di adattamento culturale e linguistico per potenziare l’efficacia della comunicazione nella percezione e prevenzione del rischio".