Il dolce giro d’Italia tra ricette e tradizioni

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Un giro d’Italia (in maschera) tra i dolci tipici. I colori della festa e le ricette della tradizione. Un Carnevale da mangiare. Partiamo da Milano: chi conosce origine (e gusto) dei “laciàditt“? Le frittelline con pezzetti di mele o uvetta, Dna della pasticceria ambrosiana, sono da leccarsi le dita, appunto. Il mondo buono che viene dai quattro angoli del Paese è raccontato nello speciale di 16 pagine “Carnevale a tavola“ che sarà pubblicato domani con i quotidiani “Il Giorno“, “Il Resto del Carlino“ e “La Nazione“. Una scoperta da buongustai, o forse una riscoperta. Il viaggio nella tradizione regionale passa da Lodi (il regno della tortionata a base di mandorle) e tocca la Mantova dei riccioli, o meglio i risulèn, i tipici biscotti a forma di rombo. Il tour prosegue tra Toscana, Marche e Umbria con le ricette di berlingozzo e scroccafusi, castagnole, sfrappe e bombe (innocue), ravioli, ciambelline, cicerchiata, crescionda e gelle. Il Carnevale emiliano a tavola è un trionfo di tagliatelle fritte e intrigoni, sfraggole, sgionfini e sabadoni. La Liguria mette a fine pasto sciumette e castagnole: nello speciale troverete ingredienti, tempi, preparazione e segreti da chef. Un menu dolcissimo per il martedì grasso. Del resto, siamo ciò che mangiamo. L’identità dolce di Carnevale.

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